S.MARIA C.V. Torna “Arena Spartacus Festival” di Amico Bio. Il jazz alle porte dell’Anfiteatro
30 Giugno 2023 - 11:50
SANTA MARIA CAPUA VETERE – Ritorna “Arena Spartacus Festival”, con un programma di cinema e concerti per il mese di luglio nell’arena di spartaco dal titolo “Jazz Telling Il Mito, suoni e visioni”.
La manifestazione è nata nel 2015 da un’idea di Amico Bio Spartacus Arena, il primo ristorante biologico al mondo in un sito archeologico, in collaborazione con Radio Zar Zak e con il patrocinio morale della Direzione Regionale Musei Campania e del Comune di S. Maria C.V.
L’idea dell’edizione 2023 è un mix di musica e cinema, due arti che sfondano in un rapporto duraturo e reciprocamente arricchente. Il festival celebra in 9 appuntamenti l’unione di storie e immagini di personaggi, protagonisti, che hanno raccontato attraverso la musica la loro vita.
E’ un festival di Musica che ha come co-protagonista il Cinema. La selezione di film, fiori all’occhiello del programma, si divide fra lungometraggi e documentari, su musiche che fanno cassa di risonanza e incarnano il desiderio di libertà e sono attraversati da una vena jazz.
TUTTO IL PROGRAMMA:
“Il Mito, suoni e motori”
01 Luglio “Primo Raduno Auto e Moto d’Epoca, Museo collezionisti privati”
Con Ichnusa Blues Band e proiezione de “Il Sorpasso”, Dino Risi
L’apertura di Sabato 1 Luglio 2023 – ORE 19,00,
Una serata inaugurale a INGRESSO GRATUITO per tutti i gusti e per tutte le età, un raduno di auto e moto di collezionisti privati e in collaborazione col Motoclub 0032 di Santa Maria Capua Vetere; a seguire, cinema e musica dal vivo, con Ichnusa Blues Band!
La manifestazione partirà dalle vie del centro storico, ore 17.30, destinazione Anfiteatro Campano, dove tutti gli iscritti potranno accedere alla degustazione di prodotti biologici, tipici del nostro territorio, offerti da Amico Bio Spartacus Arena.
All’arrivo, sempre agli iscritti, sarà assegnato un ticket che darà così la possibilità di cenare a un prezzo speciale, presso il ristorante Amico Bio Spartacus Arena.
Cinema e Musica, chiuderanno la serata:
ore 20 Proiezione de “Il Sorpasso”, di Dino Risi
ore 22 Ichnusa Blues Band LIVE
Sarà una buona occasione per presentare il cartellone di Musica, Cinema e Teatro, “Arena Spartacus Festival”, l’intero mese di Luglio 2023
“Una festa tra amici con buona musica, premiazioni di auto e moto, animazione per bambini, film e musica dal vivo. Aperta a tutti, dal collezionista di auto e moto al semplice amante e appassionato di musica e motori, o solo semplicemente a chi vuole divertirsi e passare una serata in compagnia”.
Cronoprogramma del Raduno:
Ore 17.30 Incontro di auto e moto in Via Augusto Righi ( Area Mercato Settimanale)
18.00 Partenza per il centro storico – stazionamento
19.00 Partenza per Anfiteatro attraverso le vie della città
19.30 Arrivo e posizionamento delle auto e delle moto in P.zza Adriano
“Il Mito, suoni e visioni”
- Chet Baker
Cinema – 6 Luglio “Let’s Get Lost”, Bruce Weber (inizio proiezioni ore 21.30)
Let’s Get Lost è un documentario del 1988, scritto e diretto da Bruce Weber, basato sulla vita del jazzista Chet Baker
Musica – 7 Luglio Giovanni Amato Trio, “About Chet”
Compositore di notevole spessore, ottimo arrangiatore, Giovanni Amato è un musicista dotato di uno swing eccezionale unito ad uno scorrevolissimo fraseggio boppistico. Il tocco morbido e potente, la musicalità versatile e spontanea, sono le sue peculiarità.
Giovanni Amato nasce a Nocera Inferiore in provincia di Salerno, dove inizia a suonare la tromba all’età di otto anni sotto la guida di suo padre, anch’egli musicista. E proprio ascoltando la sua collezione di dischi che presto si appassiona al jazz, e su questi incomincia ad improvvisare. Intorno ai sedici anni entra a far parte di una jazz band importante quella del noto musicista napoletano Antonio Golino “Elbas Jazz Group”, che si esibisce nei più noti club di Napoli.
Si diploma nel 1989, con il massimo dei voti, presso il conservatorio Giuseppe Martucci di Salerno ed inizia a farsi strada nei circuiti del Jazz italiano ed internazionale. Dal 1990 partecipa con diverse band orchestrali alle trasmissioni televisive di alcune reti nazionali. Partecipa anche alla realizzazione di alcune colonne sonore tra cui nel 1997 quella del film A spasso nel tempo: l’avventura continua diretto da Carlo Vanzina.
Ha collaborato con diversi artisti, alcuni anche di fama mondiale quali: Tom Harrell, Lee Konitz, Danilo Pérez, Steve Grossman, Gary Peacock, Billy Hart, George Garzone, Jerry Bergonzi, Bill Russo e Chicago Jazz Ensemble, Diane Schuur, Kirk Lightsey, Vincent Herring, Avishai Cohen, Kevin Mahogany, Richard Galliano, Bob Mover, Gene Jackson, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Maurizio Gianmarco, Dado Moroni, Rita Marcotulli, Danilo Rea, Nicola Conte, Max Ionata, Antonio Faraò.
Ha lavorato (a volte anche in incisioni) con artisti italiani quali Gino Paoli, Gianni Morandi, Laura Pausini, Teresa De Sio, Marina Rei, Fred Bongusto, Gegè Telesforo, Stefano Palatresi, Irene Fargo, Nino Buonocore, Toni Esposito ed Alex Baroni.
Ha fatto parte della band che ha accompagnato Mario Biondi nel suo tour di “I love you more”.
Nel 2008 viene invitato ad esibirsi e a presentare il proprio album Organic all’Italian Jazz Festival presso il prestigioso “Ronnie Scott’s Jazz Club di Londra”.
Nel 2009 ha vinto l’Italian Jazz Awards come “Best Jazz Act”.
Ha partecipato a otto edizioni dell’Umbria Jazz Festival ed attualmente è impegnato con l’orchestra che accompagna Mario Biondi, per il suo Spazio Tempo tour.
Alessandro La Corte, comincia a suonare all’età di 16 anni, avvicinandosi alla musica jazz grazie al forte fermento presente nella sua città, Salerno. Ed è proprio qui che che inizia la sua esperienza musicale: avvalendosi dell’insegnamento dei fratelli Deidda, si propone nei locali cittadini e regionali.
Musicista poliedrico, non ha mai disdegnato altri generi musicali, dai quali ha attinto linfa per poter sviluppare nuove sonorità in ambito Jazzistico.
Risale al ’94 la sua prima vera esperienza entrando a far parte di un gruppo di jazz elettrico, il “Carico Eccessivo” con il quale partecipa a numerosi festival del jazz (tra i quali Arona Jazz, Testaccio Village, la prima edizione del World Festival di San Siro, la mostra del cinema di Venezia, etc.).
Impegnato come tastierista nella band di Alfonso Deidda, “Cuban Stories”, con la quale ha già partecipato ai più importanti festival nazionali. Ha collaborato con Tullio de Piscopo, Giovanni Tommaso, Flavio Boltro, Joy Garrison, Karl Potter; per la musica leggera con Renzo Arbore, Tony Esposito, Dilene Ferraz Oliveira (Brazilian Love Affair), ma soprattutto svolge un’intensa attività concertistica con i Jazzisti che gravitano nell’ area campana, tra i quali Dario, Alfonso e Sandro Deidda, Giovanni Amato, Daniele Scannapieco, Julian Oliver Mazzariello, Aldo Vigorito, Carla Marciano, Gerry Popolo.
- Billie Holiday
Cinema – 13 Luglio “Billie”, James Herskine (inizio proiezioni ore 21.30)
Musica – 14 Luglio Simona Pettenati Trio, “Into Billie”
Simona Pettenati Voce, Francesco Marziani Piano, Gianfranco Coppola Contrabbasso
Simona Pettenati nata a Napoli, figlia d’arte ha più volte prestato la sua voce al teatro collaborando con Nello Mascia e il teatro pubblico Campano.
Voce solista in diverse cover band blues rock in Campania. Ha partecipato ad alcuni contest per la Rai a cura di Giacomo Simonelli dedicandosi definitivamente allo studio del canto jazz collaborando con grandi nomi dello scenario jazz Campano e Siciliano.
Si esibisce con i principali esponenti della scena jazz campana quali Di Martino Dapiran Marziani e siciliani nello specifico il maestro Tornambè con cui a Messina ha organizzato diversi spettacoli e concerti.
Francesco Paolo Marziani consegue al conservatorio Martucci di Salerno le lauree specialistiche in Pianoforte classico solista con 110 e lode e in pianoforte jazz con 110 e lode, inoltre si laurea in giurisprudenza alla Federico II di Napoli con 103/110. Riceve numerosi premi in concorsi musicali per solisti e gruppi jazz tra cui primo classificato al “Premio Massimo Urbani” nel 2008, miglior pianista al “premio Jimmy Wood” 2008, nell’ambito della rassegna musicale Tuscia in jazz, primo classificato in due edizioni del “premio incroci sonori” per gruppi musicali, Premio come miglior solista al concorso “Baronissi Jazz” 2006. Intraprende in giovane età la carriera concertistica suonando in numerose rassegne musicali collaborando con eminenti musicisti, ricordiamo tra gli altri il concerto presso la Reggia di Carditello il 2/6/2019 col violoncellista Luca Signorini, i concerti in Piazza del Plebiscito a Napoli con l’orchestra di 21 pianoforti e il direttore d’orchestra Mariano Patti nel 5/4/2019 e 23/03/2018, numerosi concerti in formazioni jazz in qualità di leader, tra cui 20/06/2008 Francesco Marziani Quartet nell’ambito della rassegna Marigliano in Jazz, 23/03/2008 Francesco Marziani trio al teatro Lauro Rossi di Macerata con Massimo Moriconi e Massimo Manzi, 06/5/2011 il Trio con Roberto Gatto nell’ambito del tributo a Michele Stinga, 21/02/2010 Francesco Marziani Trio e Giovanni Amato, al Teatro Lauro Rossi, Macerata, 27/08/2009 Francesco Marziani Trio presso Jazz club Torino nell’ambito del “due laghi jazz festival”. Vari incontri tra il 2008 e il 2010 al jazz club Cantina Bentivoglio di Bologna con Francesco Marziani trio.
Gianfranco Coppola inizia lo studio del basso elettrico da autodidatta. Viene avviato allo studio del contrabbasso dal M. Rino Zurzolo, per poi diplomarsi negli studi classici presso il conservatorio di Napoli sotto la guida del M. Ermanno Calzolari. Dal padre Franco Coppola (sax alto, flauto) apprende l’arte del jazz e dell’improvvisazione. Trascorre tre anni nella capitale artistica europea Berlino, dove accadono numerosi incontri musicali importanti. A Napoli si esibisce con i principali esponenti della scena locale, quali Giulio Martino, Alessandro Castiglione, Michele di Martino, Dario Guidobaldi, Marco Sannini, Francesco Marziani, Flavio Dapiran ed altri.
- Keith Jarrett
Cinema – 20 Luglio “Piano Blues”, Clint Eastwood (inizio proiezioni ore 21.30)
Musica – 21 Luglio Head Project Trio, “Around Keith”
Fabio Tommasone Pianoforte, Raffaele Natale Batteria, Antonio Napolitano Contrabbasso
Frammenti di musica classica, tempi dispari, voci di strumenti classici esasperati da uso di effetti, tutto questo chiuso in strutture di carattere jazzistico. Questo progetto, pur facendo riferimento alla musica elettronica, rimane fedele alla formazione musicale dei suoi componenti derivante dal mondo classico e jazzistico. Questa caratteristica si riscontra nelle composizioni, nelle improvvisazioni e nell’assenza di sequenze musicali atte a riempire vuoti dovuti al singolare organico. Il lavoro dei due musicisti si concentra sulla ricerca di un equilibrio tra suoni e ritmiche, con l’intento di far percepire all’ascoltatore il complesso di emozioni, fulcro delle composizioni, come esperienza condivisa.
Fabio Tommasone, pianista di formazione classica, studia composizione per poi avvicinarsi in maniera indissolubile al mondo del Jazz che esporta e sperimenta in tutti i campi dell’arte; dal teatro alla letteratura e al cinema, colonne sonore per romanzo di Donato Cutolo e successivi Live con Fausto Mesolella, musiche per film di Edoardo De Angelis.
Numerose le collaborazioni con jazzisti del panorama nazionale e interazionale, da Francesco Nastro a Aldo Vigorito, ma è con gli Head Project Trio che ottiene la sua “formula perfetta”, il centro di tutte le contaminazioni sperimentate.
Antonio Napolitano, musicista, laureato in Contrabbasso indirizzo solistico,
Frequenta il Conservatorio Statale di Musica di Benevento; dove nel 2008 consegue la laurea di I Livello ; in Tecnica di improvvisazione e arrangiamento per big band.
Vince diversi concorsi Nazionali di Musica Jazz insieme a straordinari musicisti e amici, con
cui continua a collaborare. Nel 2006 vince il 1°Premio Jimmy Wood con Mr. Illogic Trio formato da: Andrea Rea, Antonio,Napolitano, Elio Coppola.
Nel 2007 vince il Concorso nazionale Chicco Bettinardi – Nuovi Talenti del Jazz Italiano con
Ostinato Jazz Quartet" formato da: Andrea Santaniello, Andrea Rea, Antonio Napolitano, Elio Coppola. Nel 2008 vince il Premio Moncalieri Jazz con FAG trio formato da: Francesco Marziani, Antonio Napolitano, Luigi Del Prete.
Si esibisce in numerosi Festival di Musica Jazz, tra questi ricordiamo: Pomigliano Jazz, Art Festival della METU, Umbria Jazz Winter, Arquato Jazz, Marigliano in Jazz, Moncalieri Jazz Festival, Piacenza Jazz, Tuscia in Jazz, Fiano Music Festival, Lioni Jazz, San Gia…zz, MuseiDiSera, Jazz & Baccala, Marcianise in Jazz, Giullarte, Fondazione Festa Dei Gigli, Well in Jazz, Serafino Jazz, Suoni Dal Golfo, Pozzuoli Jazz Festival, XXVII Festival Internazionale di Mezza estate di Tagliacozzo, Anacapri FaMusica XII e tanti altri.
La passione per l’arte musicale gli dà la grande opportunità di conoscere e collaborare con molti musicisti del panorama Jazz Internazionale. Ricordiamo: Giovanni Amato, Sandro Deidda, Alfonso Deidda, Gabriele Mirabassi, Fabrizio Bosso, Emanuele Cisi, Pietro Condorelli, Max Ionata, Alessandro Castiglione, Giulio Martino, Michele Di Martino, Francesco Nastro, Jerry Popolo, Pietro Lussu, Emmet Cohen, Marco Valeri, Walter Ricci, Alessandro La Corte, Stefano Tatafiore, Gaetano Fasano, Claudio Romano, Giampiero Virtuoso, Bepi D’Amato, Aldo Bassi, Luca Aquino, Sergio Di Natale, Massimo Manzi, Antonio Onorato, Marco Zurzolo, Emilia Zamuner, Daniele Cordisco, Joice E Yuille,
Francesco Marziani, Antonio Capasso, Massimo Del Pezzo, Fabrizio Gaudino, Elio Coppola, Andrea Rea, Andrea Santaniello, Vincenzo Saetta, Luigi Del Prete, Mino Lanzieri, Luigi Di Nunzio, Luigi Masciari, Eleonora Strino, Humberto Amesquita, Mario Castellano, Lauren Henderson, Michael Rosen, Molly Ringwald, Joy Gerrison, Flavio Guidotti, Flavio Dapiran, Domenico Sanna, Alessio Busanca, Francesco Cipollone, Gianluca Lusi e tanti altri.
L’amore per il Jazz si unisce a quello per la Musica Classica. Spinto dal desiderio di approfondire lo strumento nel 2017 si iscrive presso il Conservatorio Statale di Musica D.Cimarosa di Avellino sotto la guida del Maestro Carmine Laino.
Nel 2020 consegue la Laurea di Secondo Livello in Contrabbasso (indirizzo solistico) ottenendo il massimo dei voti.
- Totò
Cinema – 27 Luglio “I soliti ignoti” di Mario Monicelli (inizio proiezioni ore 21.30)
Musica – 28 Luglio 28.07.2023, Concerto “Sepè le Mokò” [Daniele Sepe | Paolo Zamuner | Roman Gomez | Antonello Iannotta | Massimo del Pezzo]
Daniele Sepe presenta il suo album dedicato al principe della risata.
Sepè le Mokò è un sentito omaggio a quei registi, attori, sceneggiatori e musicisti che hanno regalato e regalano buonumore e spesso uno sguardo più profondo di tanti film “seriosi” dell’epoca sulla società italiana degli anni ‘60.
Daniele Sepe nasce nel quartiere Posillipo di Napoli nel 1960. A soli sedici anni, nel 1976 partecipa allo storico disco “Tammurriata dell’Alfasud” dei Zezi, gruppo operaio di Pomigliano d’Arco.
Si diploma in flauto al Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli.[1] Dopo alcuni anni di esperienza prima come flautista classico di musica barocca e contemporanea, poi come sassofonista turnista, nel 1990 realizza il suo primo album autoprodotto: Malamusica. Nel 1993 collabora con la band napoletana 99 Posse per l’album Curre curre guaglió venendo citato nella canzone “Ripetutamente”.
I suoi album incontrano subito il parere favorevole della critica, ma è soltanto col quarto, Vite perdite (1993), realizzato dalla Polosud Records e distribuito in tutto il mondo dall’etichetta tedesca Piranha, che le vendite decollano. Sepe suona anche il sax in alcune tracce del disco Otto Quarantotto & Ventisette de Il Giardino dei Semplici, pubblicato nel 1993.
Nel 1996 pubblica Viaggi fuori dai paraggi, la sua prima antologia, con la quale ha inizio una collaborazione con il manifesto che dura sino al 2007.
Nel 1998 l’album Lavorare stanca gli frutta la targa Tenco come migliore album in dialetto.
Nello stesso anno diventa maestro concertatore alla prima edizione del festival “La Notte della Taranta” a Melpignano
Nel 1999 partecipa al progetto La notte del Dio che balla con – tra gli altri – Teresa De Sio e Vinicio Capossela.
Nel 2015 fonda il collettivo “Capitan Capitone e i fratelli della Costa” con cui pubblica tre album, contemporaneamente inizia la sua collaborazione live in Napoli Trip di Stefano Bollani.
Nel 2019 pubblica un album dedicato al sassofonista argentino Leandro “Gato” Barbieri. Nello stesso anno collabora agli arrangiamenti dell’album di Vinicio Capossela “Ballate per uomini e bestie” che vince la targa Tenco come miglior album in assoluto.
Numerose sono le sue collaborazioni con altri musicisti (La Banda Improvvisa, Ensemble Micrologus), Stefano Bollani, Roberto Gatto e con registi cinematografici e teatrali (Mario Martone, Davide Ferrario, Gabriele Salvatores – Amnèsia -, Enzo D’Alò, Renato Chiocca, Terry Gilliam – “The Wholly Family”), Gianfranco Pannone, Antonietta De Lillo.
Difficile definire la sua musica, sempre in bilico tra reggae, folk, world music, jazz, rock, fusion, blues, musica classica… una sua caratteristica costante è il modo quasi “zappiano” di affrontare la scrittura e l’arrangiamento. Daniele Sepe così definisce il proprio stile: La musica è fatta di tante cose molto diverse fra di loro, così come fa un bravo regista affrontando diversi generi, pensa a Kubrick, dall’horror alla fantascienza ad un film storico, tutti fatti bene, io spero di fare cose molto diverse fra di loro e tutte fatte bene.[2]
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