S. MARIA C.V. Troppe restrizioni in tribunale. Gli avvocati reclamano discipline univoche

12 Novembre 2020 - 19:40

SANTA MARIA CAPUA VETERE – “Il consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere reclama la propria legittimazione ad essere presente, in questo periodo di emergenza sanitaria, alle decisioni che riguardano l’attivita’ forense”. Lo afferma il presidente dell’Ordine del Foro sammaritano Adolfo Russo, che si fa portavoce della difficolta’ che sta vivendo la categoria a causa della ridotta mole di lavoro nei tribunali e dei disagi organizzativi, disagi legati al Covid.

“Ma al tribunale di Santa Maria Capua Vetere – denuncia Russo – le restrizioni sono molto piu’ rigide e severe che altrove, anche rispetto a tribunali confinanti come Napoli o Napoli Nord (ha sede ad Aversa). I tribunali dovrebbero adottare discipline univoche relative agli accessi, allo svolgimento delle udienze, altrimenti si penalizzano alcuni avvocati a scapito di altri. Va bene il rispetto delle misure anti-Covid, ma va tenuto conto anche delle necessita’ lavorative degli avvocati, che non riescono ad espletare la propria professione, e in tal modo viene danneggiato lo stesso sistema giustizia, di cui l’avvocatura e’ parte fondamentale”.

Russo riconosce che “la pandemia ha creato una rivoluzione nella giustizia, ma gli avvocati sono quelli piu’ penalizzati, non avendo reddito fisso e essendo il nostro lavoro legato ai risultati dell’attivita’, con i cliente che rinviano al futuro ogni adempimento. Per questo chiediamo un incontro con magistrati e funzionari di cancelleria per trovare soluzioni condivise che non danneggino nessuno”.