LA DROGA DEI GIOVANI PUSHER. Il capo non parla con i giudici. La fidanzata del trafficante arrestata: “Io non c’entro nulla”
15 Gennaio 2023 - 09:30
Ernesto Simeone, l’uomo ritenuto dalla Dda il numero uno di questa organizzazione formata da ragazzi poco più che ventenni, si avvalso della facoltà di non rispondere. Stessa cosa hanno fatto i fratelli D’Angelo. La fidanzata di uno dei germani, invece, ha deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee
SESSA AURUNCA – Al momento, nessuno sta parlando con i giudici.
Questo è quanto emerso dai primi interrogatori di garanzia che si sono tenuti in carcere per tre degli otto arrestati nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli relativa allo spaccio di droga nel centro storico di Sessa Aurunca e a Mondragone.
Ha iniziato prima Ernesto Simeone, 35 anni, cognato di Gaetano Di Lorenzo, ovvero un nome eccellente del clan dei Muzzoni Esposito-Di Lorenzo.
Si tratta di colui che viene definito dagli inquirenti come il capo di questo gruppo dedito allo spaccio della droga composto da ragazzi poco più che ventenni.
Simeone, durante l’interrogatorio di garanzia, avvenuto alla presenza del suo legale, l’avvocato, Mirella Baldascino, si è avvalso della facoltà di non rispondere e attualmente è ristretto al carcere di Poggioreale.
Stessa cosa hanno fatto Luca D’Angelo, che si trova nel carcere di Catania. Evidentemente, era a in Sicilia dalla fidanzata al momento del blitz.
Il ventottenne di Sessa Aurunca, considerato il trasportatore della droga che avrebbe custodito presso la propria abitazione e il fratello Carlo
Qualcosa di diverso, invece, da parte di Agata Alessia Catanzano.
La ventottenne, originaria di Catania, ristretta agli arresti domiciliari, fidanzata con Luca D’Angelo, ha fatto delle dichiarazioni spontanee, spiegando che lei saliva dalla Sicilia solo per salutare il suo compagno e non è una trasportatrice di droga.
Anzi, la 28enne ha aggiunto che non conosce nessuno degli altri arrestati.