SPECIALE ELEZIONI A CASERTA Ballottaggio: vince Zinzi o Marino? Ecco i consiglieri che entrerebbero in un caso o nell’altro. Come funziona il “rubaseggio”

5 Ottobre 2021 - 18:48

Abbiamo dovuto aspettare ancora diverse ore per avere il dato delle 91 sezioni su 91. Ovviamente non riusciamo ancora a dare i nomi degli eletti sicuri, cioè quelli che consiglieri lo sarebbero a prescindere da chi si aggiudicherà il ballottaggio, unendoli ai nomi di chi, invece, entrerebbe o non entrerebbe in funzione del nome del vincitore del secondo turno perché questo cazzo di Comune di Caserta dopo aver sbagliato di tutto, sta ancora a zero o poco di più nella pubblicazione del dato definitivo delle preferenze.

 

 

CASERTA (g.g) Come avevamo annunciato stamattina nel momento in cui abbiamo avuto a disposizione il dato definitivo di tutte le 91 sezioni della città capoluogo, vi ripubblichiamo lo schema di proiezione della ripartizione dei seggi, esplicitando i due casi: un eventuale vittoria di Carlo Marino al ballottaggio e un’eventuale vittoria di Gianpiero Zinzi. Fermo restando che tutti questi sforzi da noi effettuati, devono essere accompagnati da dovute preghiere, visto che noi siamo nelle mani di quegli sciagurati del Comune di Caserta i quali hanno toppato clamorosamente la trasmissione dei dati alla Prefettura dei candidati a sindaco, per cui potrebbero anche aver sbagliato quelli delle liste. Noi abbiamo acquisito i dati del sito del ministero degli Interni che sui candidati a sindaco sono sbagliati sicuramente, mentre sembrano, ripetiamo sembrano, corretti per le liste. Fatte le dovute premesse e pagato dazio ancora una volta al pressappochismo che connota questa terra a tutti i livelli svolgiamo qualche breve considerazione su quello che potete  consultare in ogni dettaglio nelle due tabelle che pubblichiamo in calce.

In caso di vittoria di Carlo Marino questi, per i motivi che abbiamo spiegato stamattina e anche un’altra mezza dozzina di volte, otterrebbe, in forza del premio di maggioranza, 19 consiglieri comunali. Ribadiamo la ripartizione che riproduce quella già pubblicata stamattina. La lista Moderati-Insieme per Caserta otterrebbe 6 seggi, 4 andrebbero al Pd, 3 a Italia Viva, 3 a Noi Campani, 2 a Origini-Radici, uno ai Socialisti uniti.

Dei 13 consiglieri che toccherebbero alla minoranza, 8 sarebbero ripartiti tra le liste che sostengono Gianpiero Zinzi. 3 sarebbero i seggi assegnati, per effetto dei 4151 voti pari al 10.30%, alla lista “Gianpiero Zinzi per Caserta”; 3 almeno in partenza sarebbero attribuiti al 7,73% frutto dei 3116 voti riportati da Fratelli d’Italia, un seggio andrebbe a Forza Italia, l’ultimo alla lista “Prima Caserta”. Tutte le altre liste, da Caserta nel cuore, Caserta Green, Caserta  Nuova, Udc, non otterrebbero nessun seggio. Fratelli d’Italia si vedrebbe ridurre la cifra dei suoi eletti da tre a 2 perché il posto che spetta di diritto ad ogni candidato sindaco collegato a una lista o a un gruppo di liste che superano lo sbarramento del 3%, Zinzi lo andrebbe a soffiare, per effetto della legge elettorale di cui adesso, a quest’ora della giornata vi facciamo sconto, proprio a Fratelli d’Italia. Quindi, ricapitoliamo 3 alla lista civica Gianpiero Zinzi per Caserta, 2 a Fratelli d’Italia, uno a Forza Italia, uno a Prima Caserta, con l’ottavo seggio che sarebbe occupato proprio da Zinzi che, in caso di rinuncia, lascerebbe spazio al terzo eletto della lista di Fratelli d’Italia. Gli ultimi cinque consiglieri comunali della minoranza andrebbero, rispettivamente, 2 a Romolo Vignola, 2 a Pio Del Gaudio e uno a Raffaele Giovine. In consiglio entrerebbero i tre candidati a sindaco, cioè Del Gaudio, Vignola e Giovine, più il primo eletto (dovrebbe essere Apperti) della lista di Speranza per Caserta collegata a Vignola, più il primo degli eletti della lista Caserta Tu, che potrebbe essere Roberto Desiderio.

Per concludere la simulazione relativa al caso di vittoria di Carlo Marino precisiamo, giusto perché nulla deve mancare ai nostri lettori, che nella ripartizione dei seggi tra le liste relativamente all’area di Del Gaudio, oltre al seggio già citato per Caserta Tu, ci sarebbe anche un seggio attribuito alla lista Casertiamo. Ma questo verrebbe cancellato perché Pio Del Gaudio andrebbe ad occupare il seggio da consigliere di Casertiamo. Stesso discorso riguarda gli altri due candidati Giovine e Vignola. La coalizione del primo esprime un solo seggio che andrebbe ad appannaggio di Caserta Decide. Ma come abbiamo già spiegato, c’è il diritto del candidato sindaco e dunque il primo eletto della lista appena citata, rimarrebbe a piedi. Concludiamo con Vignola. Nella ripartizione dei seggi, uno tocca come già scritto prima, a Speranza per Caserta, il secondo toccherebbe alla lista Io firmo per Caserta e sarebbe proprio quest’ultimo ad essere occupato dall’avvocato penalista.

Valutiamo ora il secondo caso, cioè l’eventuale vittoria al ballottaggio di Gianpiero Zinzi.

In questo caso la lista “Gianpiero Zinzi per Caserta” conquisterebbe ben 7 seggi. 6 seggi andrebbero a Fratelli d’Italia, 3 a Prima Caserta, 2 a Forza Italia e uno lo conquisterebbe anche la lista “Caserta nel cuore”. Naturalmente quando parliamo del vincitore del ballottaggio, il discorso del “seggio soffiato” ad una delle liste collegate non c’è perché al sindaco eletto viene automaticamente attribuito il seggio in consiglio comunale in aggiunta ai 19, con una maggioranza, dunque, che si attesterebbe complessivamente sui 20 seggi. Veniamo alla minoranza: come già abbiamo scritto stamattina, siccome le liste di Carlo Marino hanno conquistato complessivamente un numero di voti nettamente superiore (41% contro 30%) rispetto a quelle di Zinzi, questo incide nella ripartizione proporzionale dei 13 seggi in quota minoranza. Per cui, le liste di Carlo Marino non avrebbero 8 seggi, così come succederebbe a quelle di Zinzi in caso di vittoria del sindaco uscente, bensì 9. Così ripartite:  Moderati – Insieme per Caserta 3, Pd 2, Italia Viva 2, poi Noi Campani uno, Origini uno. Gli ultimi quattro sarebbero diversamente ripartiti rispetto al caso della vittoria di Zinzi, proprio in virtù della forza elettorale espressa dal gruppo di liste che appoggiano Marino.  Mentre con Zinzi sconfitto avremmo una minoranza formata da 8 consiglieri di centrodestra, 2 di Del Gaudio, 2 di Vignola e uno di Giovine, con Marino sconfitto avremmo *9 consiglieri del centrosinistra e 4, non più 5, consiglieri espressi dalle civiche. Del Gaudio manterrebbe i 2 seggi, Giovine manterrebbe il suo seggio, a perderlo sarebbero il gruppo di liste di Romolo Vignola. Precisamente Speranza per Caserta, che da un seggio passerebbe a zero seggi. Ecco perché, stamattina, tra il serio e il faceto abbiamo ipotizzato una sorte di contrappasso dantesco per Francesco Apperti. Questi, 5 anni e mezzo fa, non diventò sindaco di Caserta per un soffio, dato che Riccardo Ventre, arrivandogli davanti di pochissimo, andò lui al ballottaggio contro Carlo Marino, mentre Apperti che secondo tutti gli osservatori più attenti quel secondo turno se lo sarebbe aggiudicato anche nettamente, rimase a fare il consigliere di opposizione. Oggi diventa beffardo pensare che un quasi sindaco di Caserta, per rimanere in consiglio, dovrà fare i voti proprio per quel Carlo Marino che non riuscì a sfidare (e a battere) nel 2016. A proposito di Marino, il suo seggio in consiglio comunale lo soffierebbe a Italia Viva che, dunque, passerebbe da 2 a uno, inserendo certamente nell’assise il primo eletto, cioè l’architetto di Pozzovetere Mimmo Maietta.

Ora non rompete più le scatole, perché ve lo abbiamo spiegato col cucchiaino e se qualcuno, come stamattina, prova solo a immaginare di telefonarci per formulare domande da cui si capisce chiaramente che per pigrizia, per ignoranza, per desuetudine cronica allo studio non ha letto questo articolo, non gli rispondiamo proprio così evitiamo di mandarlo a quel paese.

 

 

 

QUESTI I SEGGI se il ballottaggio lo vince Carlo Marino

 

QUESTI I SEGGI se il ballottaggio lo vince Gianpiero Zinzi