LA STRAGE DI TEANO. Il killer ha comprato una stecca di sigarette prima della mattanza. Sette colpi a pallettoni con l’obiettivo di ammazzare
22 Giugno 2018 - 16:45
TEANO (g.g.) – Ha scaricato sette cartucce scaricate a pallettoni. D’altronde Franco Fioretti era un cacciatore provetto. Caccia grossa, soprattutto cinghiali, per cui i pallettoni erano una munizione ben conosciuta.
Per il momento non è certo il motivo della lite, se lite c’è stata, tra padre e figlio, mentre si conoscono gli ultimi movimenti dell’assassino. E’andato al tabacchi di teano, dove ha acquistato una stecca di sigarette. Questo lascia pensare che non avesse in testa la strage che poi ha compiuto e che doveva terminare con la sua stessa morte. Difficile immaginare di qualcuno che ha deciso di morire entro un’ora compri una stecca di sigarette.
Successivamente, davanti al casolare della mattanza erano presenti quattro auto, dunque, sia l’assassino (presunto), sia il figlio, sia la moglie, sono arrivati in auto diverse. Dopo pochi minuti si sono uditi gli spari. Sette colpi. Non si sa ancora se il fucile è stato ricaricato o se è stato provato, da Fioretti, del riduttore. In questo caso il discorso sulla volontarietà anche pensata del gesto riprenderebbe quota. Ha sparato per uccidere, al petto e alla testa del figlio. Al volto della moglie che, probabilmente, gli si stava avventando contro, e che è stata totlamente sfiguarata dal micidiale piombo. Infine ha rivolto l’arma verso la sua gola e si è tolto la vita. Questi gli ultimi dettagli.
Sui dissapori possibili e su altre motivazioni si sta lavorando e lo stiamo seriamente facendo anche noi, evitando di sparare titoli che poi non contengono la notizia che annunciano.