STRANE? NO, COSE STRANISSIME ALLA PROVINCIA. Gara da 650 mila euro a imprenditore di Casal di Principe. 12 offerte tutte tra il 38,33% e il 38,69%. Puzza di bruciato ma noi siamo i re degli ignoranti e quindi ci sbagliamo

17 Luglio 2024 - 15:16

“Aaah, ora abbiamo capito perché siete intoccabili

Purtroppo, non arriverete nemmeno alla terza riga di questo articolo. E purtroppo non ci arriverà nemmeno chi avrebbe il dovere di leggerne tre, anzi, leggerle tutte. E allora tutti bravi, tutti buoni in un ente del dirigente mister ics che ha preso mazzette e sul quale il tribunale di Benevento sta celebrando un processo con imputato Raffaele Pezzella. Leggete un po’ questo articolo e pensate a questa stranissima coincidenza. Poi fate i malfidati come noi, che meritiamo le fiamme dell’inferno di fronte a chi considera questa gente immacolata, e considerate l’ipotesi di un partecipante, magari selezionato per caso o per errore, che avesse fatto un ribasso del 20%. Come si suol dire, meglio prevenire che curare. E allora viva Giovanni Schiavone da Casal di Principe

CASERTA (g.g.) – Basterebbe, e per qualsiasi giornale d’Italia, compresi i giornaloni, quelli importanti, sarebbe così, scrivere quello che abbiamo scritto ieri (CLICCA E LEGGI) sulle due gare d’appalto bandite dall’amministrazione provinviale di Caserta da 650 e 647 mila euro da parte del settore Viabilità guidato dal dirigente Gerardo Palmieri, rispettivamente per i lavori di manutenzione su diverse strade provinciali e quelli nelle aree Ischitella, di Santa Maria a Cubito, Cancello ed Arnone e Casapuzzano, per poter affermare che in ognuna di queste due procedure si

sente un olezzo di imbroglio intenso ed urticante.

Basterebbe perché se le offerte, presentate dalle varie imprese, partecipanti alle suddette gare con sistema di aggiudicazione definito della procedura negoziata, con invito, per la migliore offerta in busta, sono tutte del 38% con un range di scarto dello 0,356% tra l’offerta più alta e quella più bassa in un meccanismo competitivo (si fa per dire) che ha coinvolto ben 12 ditte come nel caso della gara da 650 mila euro, il discorso potrebbe già finire qui.

Perché qualche spiffero, qualche cosa dev’essere successo se tutti i partecipanti (o quasi tutto) hanno scritto il numero intero 38 nella loro busta e un decimale che comunque sta attorno ai 3 decimi. Vi sembra una cosa normale?

Potremmo chiuderla qui e dire (a chi di dovere) che il nostro lavoro termina lì. Perché a noi non competono altri lavori, altre modalità di analisi, finalizzate a raggiungere obiettivi impressi a lettere di fuoco nella Costituzione italiana.

Ma noi siamo gente da Ciao Darwin, siamo i “matti” di cui canta Renato Zero nella sigla che, non a caso, Paolo Bonolis ha scelto. E soprattutto ci piace l’aritmetica, la matematica. Scienza aborrita durante le scuole superiori, ma riscoperta e addirittura apprezzata quale vero e proprio sturacervello negli anni dell’università.

La questione principale ve la diciamo subito, altrimenti dite che gli articoli sono lunghi bla bla. Esaminiamo una delle gare in questione, ossia quella da 650 mila euro, presidente del seggio di gara il geometra della provincia Giuseppe Ranieri.

Tutto quello che leggerete in seguito, i calcoli precisi e perfetti che hanno portato all’aggiudicazione della gara alla solita azienda di Casal di Principe, nel caso specifico la Schiavone Giovanni, sarebbero invece saltati qualora un processo effettivamente casuale di invito di imprese alla citata gara fosse stato attuato.

Ma siccome i legislatori italiani non disdegnano il magna magna, oltre ad aver alzato il Codice degli appalti per le vere gare d’appalto addirittura a 5 milioni di euro, danno la possibilità ai dirigenti degli enti pubblici, ai responsabili dei procedimenti di invitare chi cavolo piace a loro.

Allora non ti puoi lamentare se dodici imprese hanno presentato tutto lo stesso ribasso, poco più o poco meno. Se in questa iacovella ci fosse stata un’impresa, magari, chiamata per sbaglio che si fosse presentata con un ribasso del 20%, ciò avrebbe modificato tutti i calcoli, sia della media complessiva delle offerte, ma soprattutto il numero della cosiddetta soglia di anomalia, decisiva per l’aggiudicazione.

Sarà un caso, ma l’unico modo per cautelarsi rispetto ad un’impresa, diciamo così, “infiltrata” è quello di alzare la cifra di densità delle altre offerte tutte attorno allo stesso numero. Non sarà andata così nel caso di cui ci occupiamo, ma, ripetiamo, l’unico modo per rendere inoffensivo un soggetto che, per cavoli suoi, senza parlare con nessuno degli altri imprenditori, presenta un’offerta secondo gli obiettivi che il Codice degli Appalti, è fare ciò che effettivamente hanno fatto le dodici società che hanno presentato l’offerta.

Il guastafeste non c’è stato, ma probabilmente qualcuno ha temuto che un invitato a questa grande festa, l’ennesima negli appalti dell’amministrazione provinciale di Caserta, non fosse allineato e coperto.

E allora via con il tourbillon dei numeri.

Vi spieghiamo nel dettaglio questa gara made in Casal di Principe

Vengono invitate in prima battute 16 ditte, quattro rinunciano e quindi partecipano in 12. A questo punto si procede al cosiddetto “taglio delle ali”, che prevede per il calcolo della media, funzionale al decisivo calcolo dell’anomalia, l’accantonamento delle due offerte con il ribasso più alto (sembra una contraddizione in termini ma così non è) e le due con il ribasso più basso.

In poche parole, se ci sono state due offerte, mettiamo il caso, del 40% e del 41%, più pronunciate rispetto alla base d’asta da 650 mila euro, queste vengono escluse dal conteggio della media. Stesso discorso vale al contrario con le offerte dal ribasso minore.

Le quattro ali, le offerte più alte e più basse, sono ricomprese in un range, una differenza di tre decimi e mezzo. E a dirla tutta, ripetiamo, il numero della soglia di anomalia è ben poco rispetto a questa anomalia che finisce per essere determinante proprio per formare la cifra percentuale insuperabile.

La Traffitek del sammaritano Gaudiano e del casertano Cappa Spina (ricordate l’autovelox di Aversa?) con il 38.3330% esce di scena nel calcolo della media, assieme a lei viene accantonata la Edil Global e la sua offerta pari al 38.4985%.

Veniamo al taglio delle ali più alte, le offerte maggiori. Trattasi della Megastrutture di Antonio Schiavone, sede a San Nicola la Strada, cuore a Casal di Principe, con il 38,6890% e la Schiavone Giovanni, con l’offerta del 38,6913% che poi la gara se l’aggiudicherà.

Ora, rimangono sempre per il calcolo della media, funzionale alla soglia di anomalia, otto imprese. La stessa amministrazione provinciale di Caserta, nel documento della proposta di aggiudicazione, scrive infatti che le offerte accantonate sono quattro. Noi abbiamo trovato le due appena citate, ma non troviamo verbalizzato, formalizzato il taglio delle ali, delle offerte più alte, ossia le imprese che hanno formulato il ribasso per loro più oneroso.

Con calma, non vi rompete le scatole perché è importante. Messe da parte Traffitek, Edil Global, Megastrutture e Schiavone Giovanni, le imprese attive per il calcolo della media sono le seguenti, in ordine di ribasso: Senna srl, con il 38,5450%; Di.Ma. Costruzioni (già Corvino Costruzioni), 38,5812%; Effe 3 Appalti di Fellone Vittorio, 38,5843%; Impr.emi.d, con il ribasso del 38,5944%; Via Sotterranee (mai denominazione sociale fu più indovinata), con il 38,6194%; Diana Carmine, 38,6374%; Costruzioni Generali Nicchio, con il 38,6540%; e Tecnologie Stradali srl unipersonale, con il ribasso del 38,6673%.

Venendo al calcolo della media, ovvero l’addizione delle otto offerte rimaste in ballo, con la divisione del risultato per otto: il numero esatto è 38,610375%, che nella documento della provincia è arrotondato a 38,6104%.

Schiavone? L’appalto ti (ri)”mette le aaaaaliii”

Ora il profano potrebbe pensare che le quattro ali, le due più alte e le due più basse, siano fuori gioco. E invece no, il taglio non le esclude dalla graduatoria finale, ma serve solamente, lo ribadiamo perché è importante, per costruire la media che diventa parametro decisivo per l’assegnazione della gara.

Decisivo però non come un altro numero, ovvero la cosiddetta soglia di anomalia, che la provincia, sempre nella proposta di aggiudicazione, segnala al 46%. Siccome noi siamo come san Tommaso apostolo, abbiamo preso la media, abbiamo applicato gli scarti, e abbiamo calcolato che effettivamente il nostro conticino dà lo stesso risultato ottenuto dalla provincia: 46.3325.

Questa è la soglia di criticità, ogni offerta che la supera viene fatta fuori. Mentre il taglio delle ali esclude dal calcolo della media, quello della soglia di anomalia esclude dalla partecipazione della gara. Qualsiasi partecipante che supera anche di un millemillesimo la soglia di anomalia è fuori.

Collegandoci al discorso dell’inizio, se una società avesse presentato un’offerta del 20% e tutte le altre fossero andate a ranghi sparsi, chi 32, chi 36, chi 28 percento, il signor Schiavone questa gara non l’avrebbe vinta. E sarebbe rimasto nettamente deluso perché in tutti i punti Snai, Eurobet e simili lui era segnalato, in qualità di titolare di una pregevole impresa, l’imprenditore numero uno e favorito.

Siccome, poi, oltre ad essere bravo e anche fortunato, tutte le offerte si sono parametrate tra il 38,3 e il 38,69, ovvero quella vincente, la sua.

E allora neanche l’impresa dispettosa avrebbe potuto far perdere lo Schiavone Giovanni.

Come è stata aggiudicata la gara

Una volta stabilita la soglia di anomalia, ossia il 46%, sono stati riguardati i numeri della graduatoria ed è stata scelta giustamente l’offerta migliore meno distante dalla soglia di anomalia.

In poche parole, da un lato è la soglia di anomalia a rappresentare il discrimine reale per un’aggiudicazione, ma siccome tutto ‘sto pateracchio deve essere dimostrato sulla carta giusto ed equo, viene creato una sorta di combinato tra la media e la soglia di anomalia.

Ed è questa la cifra importante, perché ci sono altre imprese che con l’offerta sono più vicini alla media rispetto a quella di Schiavone Giovanni.

Il parametro è infatti è la soglia di anomalia, rendendo quindi inutile il principio della media.

Ma questo, fatto di mera equità e di mera considerazione legale della soglia critica di anomalia, che in questo processo normativo non esiste, è un altro discorso.

L’impresa Schiavone Giovanni, quindi, con sede a via Foggia, in Casal di Principe, si è aggiudicato la gara per la manutenzione straordinaria su 30 strade provinciali, con importo pari a 650 mila euro.

Per la cronaca, come scritto anche ieri, la seconda gara, quella da 647 mila euro, della quale (per ora) vi risparmiamo la pubblicazione delle offerte, è stata aggiudicata alla (inutile) medaglia d’argento di questa procedura. Non si scappa: Schiavone uber alles, ovvero la Megastrutture di Antonio Schiavone, sede a San Nicola e cuore a Casale.