TEANO. Botta e risposta tra il sindaco Scoglio e l’opposizione sull’aumento degli stipendi. È polemica

28 Luglio 2022 - 09:55

TEANO (Pietro De Biasio) Con delibera di giunta n.62 del 13/07/2022 è previsto l’aumento degli stipendi del sindaco, vice sindaco, assessori e presidente del consiglio come da legge n. 234 del 30 dicembre 2021, (c.d. “Legge di Bilancio per l’anno 2022”). L’aumento delle indennità come era prevedibile sta provocando una sfilza di polemiche. Da un lato il sindaco “disgustato” Giovanni Scoglio che si era “ripromesso di non rispondere alle provocazioni per dedicare ogni singolo minuto per provare a risolvere i problemi della città”. Davanti alle polemiche però ha spiegato la sua posizione in merito: “Quando leggo dichiarazioni insulse e false, che vorrebbero far credere alla gente che noi ci saremmo aumentati le indennità di giunta, non posso sottrarmi ad un chiarimento fondamentale: l’aumento delle indennità non l’ha previsto la giunta di Teano, ma una legge dello stato (la 234 del 2021); inoltre, la relativa spesa non è carico del Comune ma a carico dello Stato e non può essere spesa per altro; da ultimo, le cifre indicate nel provvedimento sono lorde e non nette. Anziché aizzare, peraltro con falsità, la gente comune contro l’Amministrazione, fatevi un esame di coscienza, ma soprattutto provate a collaborare per il bene della Città. La campagna elettorale è finita”. Novità che ha nuovamente acceso gli animi della minoranza consiliare. Infatti, Fabrizio Zarone, Marco Zarone, Nino Cataldo, Daniela Mignacco e Luana Camasso (Lista Civica SiAmo Teano) hanno un’altra volta espresso la loro contrarietà, invitando il primo cittadino e i suoi assessori a “mostrare la stessa tempestività nella soluzione dei tanti problemi che ancora affliggono la Città, nonostante il tanto decantato impegno”. Di seguito pubblichiamo integralmente la nota firmata dall’opposizione di Teano.
Pur ripromettendoci di restare fedeli al nostro intento di svolgere il compito affidato dall’elettorato alla minoranza senza scadere nelle derive populistiche, non possiamo esprimere il nostro disappunto rispetto alla reazione stizzita del primo cittadino di fronte alle legittime critiche rivolte anche da suoi sostenitori di fronte al primo concreto atto di indirizzo dell’attuale giunta comunale: l’adeguamento delle indennità di funzione del Sindaco, del vicesindaco e degli assessori secondo quanto previsto dalla Legge 234/21. Orbene: tutto legittimo sia chiaro. Come, però, è anche legittimo che tanti non siano d’accordo e palesino la loro contrarietà. Noi stessi riteniamo giusto che chi s’impegna per il bene del Comune venga ricompensato. Ciò non toglie che, in considerazione delle drammatiche condizioni delle casse comunali, i nuovi amministratori (specie gli assessori esterni cooptati in giunta) valutassero l’eventualità di compiere il bel gesto di devolvere, almeno in parte, gli aumenti previsti dalla nuova normativa, anche se erogati dallo Stato, alla realizzazione di obiettivi specifici, come meritoriamente già avvenuto nel recente passato. Tutto qui. Non ci sembra il caso che c’era da stracciarsi le vesta di fronte a critiche legittime. Ci auguriamo che per il futuro i nuovi amministratori mostrino la stessa tempestività nella soluzione dei tanti problemi che ancora affliggono la Città, nonostante il tanto decantato impegno.