TEVEROLA. Corsa contro il tempo per Teresa: l’attesa per un cuore che tarda ad arrivare

19 Ottobre 2025 - 21:42

È ricoverata al Monaldi di Napoli dopo un infarto: è in cima alla lista nazionale per un trapianto di cuore, ma l’attesa si fa drammatica. La famiglia lancia un appello per la donazione degli organi

TEVEROLA (Federica Borrelli) – Sono giorni di grande apprensione per la cittadina alle porte di Aversa. Teverola è infatti con il fiato sospeso per una concittadina, Teresa, 58enne ricoverata all’ospedale Monaldi di Napoli in attesa di un trapianto di cuore che potrebbe salvarle la vita.

Colpita da un infarto poche settimane fa, la donna è da cinque giorni in cima alla lista nazionale per l’emergenza trapianti, ma al momento non è ancora disponibile un organo compatibile.Nelle ultime ore, la famiglia ha lanciato un appello toccante affinché si sensibilizzi alla donazione degli organi, gesto che può fare la differenza tra la vita e la morte. L’appello è stato rilanciato anche dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che lo ha condiviso sui suoi canali social.

“Sono giorni difficilissimi per me e la mia famiglia – scrive la figlia di Teresa – mia mamma è in lista di emergenza per un trapianto di cuore. Eppure dopo 4 giorni quel cuore non è ancora arrivato. In Italia, in soli quattro giorni, sono morte oltre 4000 persone. È un dato che mi sconvolge, perché in mezzo a tutto quel dolore, possibile che nessuno sia positivo e nessuno di quei cuori possa salvare mia madre?”.

E aggiunge: “Aspettare così ogni ora, ogni minuto, sapendo che la sua vita dipende da un gesto di amore estremo, da una scelta di generosità, da una famiglia che in mezzo al dolore decida di di dire «Sì» alla donazione degli organi”.

Conclude: “Scrivo questo messaggio con il cuore in mano per chiedere a chiunque si trovi ad affrontare il dolore di un lutto o abbia un familiare in condizioni irreversibili di considerare la donazione. È una decisione difficile ma che può salvare fino a 7 vite. Anche quella di mia mamma. Dietro ogni attesa, ogni numero, ci sono persone vere. Madri, padri, figli sorelle, amici. C’è un filo invisibile che unisce la fine di una vita e il miracolo di un’altra che può continuare. Vi chiedo di parlarne, di scegliere e di dire sì. Perché quel sì, un giorno, potrebbe essere tutto per qualcuno. Potrebbe essere tutto per mia mamma”.