TORTURE IN CARCERE. “Ho visto la commissaria nella sala dove mi hanno picchiato”. Ma poi non la riconosce in aula

4 Aprile 2024 - 13:21

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Udienza ieri, mercoledì, nell’aula bunker di Santa Maria Capua Vetere al processo per le torture compiute da agenti della polizia penitenziaria all’interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere che vede imputate 105 persone tra secondini, funzionari del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, oltre che alcuni medici.

Nelle scorse ore è stato sentito il teste Faye Baboucar, parte civile costituita nel processo. Il testimone ha riferito di essere stato picchiato e di aver visto la Commissaria Costanzo, difesa dall’avvocato Luca Tornatora, nella saletta dove egli era stato malmenato e nel momento in cui aveva portato fuori dalla sua cella le casse di acqua per consentire agli agenti di fare la perquisizione.

Ma durante il controesame Faye non ha riconosciuto in aula la Costanzo, la quale ha smentito il testimone, evidenziando che sia quando egli aveva spostato l’acqua, sia quando poi era entrato nella saletta dove a suo dire avrebbe visto la commissaria, in realtà quest’ultima era già da vari minuti uscita dalla sezione, dove non vi aveva più fatto rientro.

Anche l’avvocato De Stavola ha respinto la versione di Faye. il quale aveva accusato di essere stato colpito dall’agente De Filippo, mentre dai video non si vede tale circostanza riferita dal Faye.

A seguito di tali incongruenze, il Presidente, alla fine del controesame del teste, si è visto costretto ad ammonirlo, ricordandogli l’obbligo di dire la verità. Prossima udienza lunedì, quando sarà ascoltato un altro testimone.