Trova vecchi buoni postali in soffitta. Poste non vuole pagare, ma il giudice gli dà ragione e avrà 150 mila euro
16 Maggio 2024 - 13:10
NAPOLI – Lo Studio Associati Maior, con sede a Napoli, ma attivo anche su Caserta e in Campania, ha reso nota quella che viene definitia una “significativa vittoria legale” che ha permesso il recupero di risparmi familiari storici tramite buoni fruttiferi postali.
Un uomo aveva scoperto in casa dei vecchi buoni fruttiferi postali, emessi tra il 1999 e il 2000, durante delle pulizie nell’attico di famiglia.
Si è appreso che una parte consistente dei risparmi di una vita, pari a circa 50.000 milioni, era stata investita in buoni fruttiferi postali dal padre del nostro cliente e dal defunto nonno. Inizialmente, sembrava che molti di questi buoni fossero scaduti, tuttavia, grazie anche all’applicazione di una legge straordinaria emessa durante l’emergenza Covid, è emerso che non tutti i buoni erano prescritti.
Dopo un primo rifiuto da parte delle poste, lo Studio Maior, contattato dalla famiglia del defunto possessore, ha presentato reclami presso l’Arbitro bancario e finanziario e altri enti competenti, ottenendo infine la liquidazione dei buoni. Questo successo non è stato privo di sfide, poiché sono state risolte questioni relative alla co-titolarietà e alla trasmissione ereditaria di parte dei buoni.
Il cliente, dopo attenti calcoli e ricalcoli degli interessi, ha ricevuto un’importante liquidazione di circa 150.000 euro, che riteneva perduti in modo irrimediabile.
“Questa vittoria legale rappresenta un importante risultato per il nostro studio e soprattutto per il nostro cliente”, hanno dichiarato gli Avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo. “Siamo fieri di aver potuto contribuire al recupero di risparmi familiari che erano stati considerati persi. Questo caso dimostra l’importanza di una consulenza legale specializzata e della perseveranza nella difesa dei diritti dei nostri clienti.”