Truffa aggravata sui migranti. 7 INDAGATI. L’inchiesta della Procura
7 Febbraio 2019 - 10:08
CASERTA – Sono 7 gli indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, coinvolte, secondo l’accusa, nei circuiti dell’assistenzialismo ai migranti. Si tratta di una indagine sullo Sprar di Caserta, che si occupa di duecento migranti l’anno.
Alle 7 persone indagate a piede libero, ieri i carabinieri del Roni di Caserta hanno notificato il decreto emesso dalla Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’indagine è coordinata dai sostituti procuratori Alessandro Di Vico e Anna Ida Capone. Sempre ieri mattina, i militari del comando provinciale di Caserta hanno avviato le perquisizioni per acquisire gli atti necessari alle verifiche sulle incongruenze tra quanto dichiara il comitato Centro Sociale, l’associazione che gestisce lo Sprar con le suore Orsoline e i documenti rilasciati dal comune di Caserta.
Le attività hanno coinvolto l’ex Canapificio, alcuni uffici del Comune capoluogo e gli appartamenti in cui sono alloggiati i migranti, la maggior parte dei quali situati sul territorio di Caserta.
Non sono emersi, nei controlli eseguiti ieri, criticità strutturali o carenze igienico-sanitarie. Sotto osservazione anche la verifica sui migranti presenti al momento degli accessi e l’idoneità dei locali al numero di ospiti alloggiati.
La Procura indaga sui passaggi di denaro, ritenendo che quanto dichiarato agli atti dal Comune e dal Comitato possa non corrispondere ai servizi effettivamente erogati a favore dei migranti, dato che l’attività dello Sprar comprende anche una serie di percorsi di istruzione, formazione e assistenza che inseriscano il migrante, finanziati dall’Unione Europea e dal Ministero.