TRUFFA ALLE ASSICURAZIONI. La retata dei 22. Uno per uno ECCO I NOMI dei 31 professionisti e faccendieri che se la sono cavata evitando carcere e domiciliari
19 Dicembre 2024 - 16:56
Il gip, per loro, ha rigettato l’istanza del pubblico ministero anche se al momento non possiamo ancora stabilire se ciò, almeno per qualcuno di essi, sia avvenuto per effetto di ammissioni o di confessioni
CASERTA – Stamattina abbiamo seguito dalle 8.00 in poi la vicenda delle truffe alle assicurazioni partecipando anche alla conferenza stampa, organizzata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’evento è stata la conseguenza delle decisioni assunte dalla gip Daniela Vecchiarelli sulle 54 richieste di applicazione di custodia cautelare (carcere per 52, i domiciliari altri due), avanzate dal pubblico ministero Gerardina Cozzolino titolare dell’indagine realizzata materialmente sul campo dai carabinieri del reparto investigativo del gruppo di Aversa
Nell’ultimo articolo della mattinata, abbiamo reso note le generalità delle 22 persone colpite da ordinanza di arresto. Per loro il pm aveva chiesto il carcere, ma il gip ha optato per la reclusione domiciliare. Abbiamo fornito altresì anche le generalità di un 23esimo indagato a cui è stata applicata la misura di obbligo di misura (CLIKKA
Naturalmente, se in 23 su 54 sono stati attinti da una misura cautelare di azzeramento o di limitazione della libertà personale, vuol dire che altri 31 se la sono cavata in quanto il gip ha rigettato la richiesta del pm
Ora, siccome tutto ciò avviene, per effetto del cosiddetto decreto Nordio, dopo il completamento della fase degli interrogatori di garanzia fatti dal gip Vecchiarelli alla presenza delle parti coinvolte, non possiamo ancora stabilire i motivi del rigetto e se una parte di questo possa essere dovuta ad ammissioni o addirittura confessioni fatte dagli indagati.
Su questo potremo essere più precisi nel momento in cui prenderemo visione dell’ordinanza firmata dal gip
Per il momento vi diamo l’informazione sulle 31 persone che hanno evitato il carcere, i domiciliari e ogni altra forma di titola cautelare
Si tratta di Raffaele Biello, 56 anni, San Marco Evangelista; Vincenzo Campanile, 42anni di Afragola già detenuto presso la casa circondariale di Udine; Fortunata Caterino 42 anni di Casal Di Principe; Giovanni Cimmino, 37 anni di Napoli; il medico Andrea Cipullo, 56 anni di Santa Maria Capua Vetere; Olimpio Costantino, 62 anni di Capodrise; il medico Luciano Cremona 70 anni di Giugliano; Mario D’Angelo 65enne di Napoli; Giuseppe De Santis 61 anni nato a Palermo residente a Napoli; Antonio Del Vecchio, 40 anni di San Cipriano D’Aversa; Michele Del Vecchio 49 anni di Casal Di Principe; Mario Di Puorto, 47 anni residente ad Anzola (BO); Luigi Fantarella 62 anni di Maddaloni; Angelo Ferraro 51 anni di Casal di Principe; Paolo Franco 53 anni di Giugliano; Giovanni Goglia 53 anni di Casal Di Principe; Antimo Iuliano, 35 anni di Marcianise; Francesco Antonio Landolfi 43 anni di San Nicola la Strada; Raffaele Marrandino 44 anni di Capua; Mariangela Masella, 51 anni di Napoli; Francesco Mercandante, 72 anni, di Napoli; Massimiliano Pagano, 49 anni San Cipriano d’Aversa; Fabio Pirozzi, 42 anni di Casal Di Principe; Alessandro Piscitelli 47 anni Santa Maria A Vico; Antonio Russo 67 anni di Caserta; Francesco Russo, 57 anni di Casal di Principe; Raffaele Santangelo 59 anni di Giugliano; Alfredo Taliento 50 anni di Casal di Principe; Esterina Tavoletta, 35 anni di Casal di Principe; Elio Trombettti D’Orta, 62 anni di Giugliano; Luigi Varone 51 anni di Caserta