TRUFFA MILIONARIA. La società di CASERTA dell’imprenditore arrestato e il denaro riciclato con la Cina. GUARDA IL VIDEO

17 Novembre 2023 - 19:10

Si tratta di due ordinanze distinte, unite dal reato principale, ovvero il mancato pagamento dell’Iva, ma anche dalla partecipazione di un imprenditore che opera nella nostra provincia

CASERTA – Una delle modalità che le aziende hanno per investire denaro, per aumentare il proprio fatturato è quella di diversificare, ampliare gli ambiti in cui lavorare.

Ed è quello che ha messo in pratica una società di Caserta che si occupa della vendita di materiale del settore termo idraulico, ma che negli ultimi anni avrebbe non pagato l’IVA per milioni di euro.

Ieri mattina il Nucleo di polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza di Udine, guidato dal Tenente colonnello Francesca Auriemma, ha operato una serie di arresti, tra cui quello di tre imprenditori, compreso il capo della società casertana.

Una doppia truffa ai danni dello Stato, una diversificazione dell’attività sì, però legata anche all’evasione dell’IVA.

Secondo l’accusa, infatti, l’imprenditore non avrebbe versato all’erario quanto dovuto per due tipologie di attività commerciali, l’acquisto e la vendita di pannelli fotovoltaici e di carburante. Si tratta, quindi, di una doppia truffa a livello tributario.

I PANNELLI E IL “DEPOSITO IVA”

La società casertana comprava pannelli fotovoltaici dalla Cina, sospendendo il pagamento dell’IVA, procedura legittima, ma che poi porta al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto nel momento in cui vengono venduti i prodotti.

Questi pannelli cinesi, poi, venivano rivenduti a una società di Brescia, comunque riconducibile all’imprenditore, amministratore di fatto dell’impresa della nostra provincia, che però continuava a non versare quanto dovuto.

Truffa simile anche per quanto riguarda la vendita dei carburanti, anche in questo caso l’IVA non veniva versata, garantendo così un illecito profitto da milioni di euro. Ricordiamo che si tratta di due operazioni distinte che, però, vedono coinvolte in entrambi i casi la ditta di Terra di Lavoro.

MILIONI DI EURO SULLA TRATTA CASERTA-PECHINO

La società casertana è anche al centro di un’operazione riciclaggio di denaro con la Cina.

Infatti, anche attraverso l’utilizzo di almeno sei società ritenute cartiere, ovvero messe in piede soltanto per emettere fatture false, veniva inviati pagamenti a imprese cinesi.

I soldi di questi bonifici, però, erano formati da denaro contante che l’imprenditore e soggetti a lui vicini ricevevano da soggetti cinesi che operavano in Itaia e che, in pratica, erano pieni di denaro liquido introitato nel nostro Paese.

In questo modo, secondo i finanzieri, lo trasferivano attraverso fatture false indirizzate alle loro società in patria. Il denaro degli imprenditori cinesi in Italia, denaro contante, veniva fatto tornare in estremo oriente

Come detto (clicca e leggi l’articolo di ieri), l’operazione ha portato a tre arresti, tra cui l’imprenditore di fatto della società di Caserta, colui che era ritenuto la testa di legno di quest’ultimo e di un altro soggetto legato alla truffa dei carburanti. La Guardia di Finanza inoltre sequestrato 80.000€ in contanti una somma complessiva superiore ai 100 milioni di euro.

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