TUTTI I NOMI. I “geni” casertani della truffa alle assicurazioni finiscono sotto processo
16 Giugno 2025 - 16:48

CASERTA – Un’udienza preliminare delicata e complessa si è tenuta nei giorni scorsi presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, davanti al giudice Pasquale D’Angelo. Al centro del procedimento, una presunta organizzazione specializzata in truffe assicurative su larga scala, per la quale la Procura ha chiesto la modifica di alcuni dettagli temporali relativi ai capi d’accusa. L’inchiesta, avviata nel 2017 dal Comando provinciale dei carabinieri di Milano, ha avuto successivamente il coinvolgimento della magistratura sammaritana.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i promotori del sistema illecito – tra cui Dionigi e Federico Catena – avrebbero messo in piedi una rete di finti intermediari assicurativi operanti tramite piattaforme online, vendendo polizze auto fasulle, sia temporanee che annuali. I guadagni generati da queste attività venivano in parte riciclati attraverso società intestate a numerosi prestanome, ma di fatto controllate sempre dagli stessi soggetti. Il sistema avrebbe fruttato milioni di euro e garantito uno stile di vita agiato ai principali beneficiari.
Gli imputati sono trenta, accusati a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata, riciclaggio, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni, uso di marchi contraffatti ed esercizio abusivo di attività assicurativa. Tra loro figurano Federico Catena, Dionigi Catena, Vittorio Alfiero, Andrea Alfiero, Antonio Di Dona, Ayoub Mouzhir, Yokoub Mouzhir, Salvatore Piccerillo, Giuseppe Caterino, Dario Santoro, Davide Della Corte, Francesco Pacia, Nicola Di Tella, Marco Catena, Michele De Rosa, Antonio Verone, Virginia Ranieri, Giuseppe Catena, Vincenza Castellari, Marcello Benetenuto Paolella, Angelina Anna Mangiapelo, Filomena Di Marino, Alberto Cateno, Pietro Ponticelli, Mario Corvino, Raffaele Lucariello, Alfredo Celiento, Francesco Saggiomo, Mario Pietropaolo ed Emilia Potenza.