TUTTI I NOMI. Spedizione punitiva nel noto bar organizzata dal ras del clan dei Casalesi: in 6 a processo
21 Febbraio 2025 - 09:59
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La vittima attirata con l’inganno nel locale e picchiata con mazze e tirapugni
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LUSCIANO – Giudizio immediato per i sei accusati di aver partecipato al pestaggio di un 35enne di Lusciano. E’ quanto richiesto ed ottenuto dal pm Graziella Arlomede della DDA di Napoli. Con l’accusa di lesioni con l’aggravanti del metodo mafioso e detenzione illegali di armi sono a giudizio, Gaetano della Volpe, 22 anni, nipote del boss Raffaele; Giovanni Profeta 38anni; Roberto Marino 25 anni; Giorgio Pisciotta 38 anni; Emanuele Zuppa 36 anni e Anouar Suifil, 26anni, tutti residenti a Lusciano.
Secondo l’accusa ad attirare la vittima davanti al locale sarebbe stato Della Volpe, che l’aveva convinto a incontrarsi per parlare di quanto accaduto con Pisciotta, suo cognato. Al bar Agorà la vittima dovette confrontarsi non solo con Della Volpe, ma anche con gli altri cinque indagati armati di mazze, tirapugni e uno storditore elettrico. Il nipote del boss e Profita avrebbero bloccato la vittima, tenendola per le braccia, consentendo agli altri di colpirla. Un’aggressione che ha causato ferite alla vittima giudicate guaribili dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Aversa in 15 giorni.
Il dibattimento prenderà il via a metà aprile dinanzi al Tribunale di Napoli Nord.