Uccisa con una fucilata in camera da letto, Francesca colpita in pieno volto da una distanza di 50 centimetri

20 Febbraio 2023 - 15:44

Depositata la perizia medico legale eseguita sul corpo della 28enne, assassinata lo scorso ottobre dal suo compagno Vicol Ciprian, che oggi risponde di omicidio volontario aggravato da legame affettivo.

RIARDO/TEANO Depositata la perizia medico legale eseguita sul corpo di Francesca Compagnone, la ragazza uccisa il 26 ottobre del 2022 in camera da letto, con un colpo di fucile esploso da Vicol Ciprian. Concluso, dunque, il lavoro dei medici incaricari dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che hanno certificato che Francesca fu uccisa da un colpo di fucile esploso da distanza ravvicinata (massimo 50 centimetri) che la prese in pieno volto.

A sparare, come da lui stesso ammesso, fu proprio Vicol Ciprian. Ora i medici incaricati dai sostituti procuratori di Santa Maria Capua Vetere, Nicola Camerlingo e Gionata Fiore hanno depositato la loro relazione con cui si certificano le ragioni della morte della 28enne di Riardo. Ciprian, di origini moldave, aveva una relazione con la giovane donna e questo, per la Procura rappresenta un’aggravante all’accusa di omicidio volontario. Ciprian avrebbe, tra l’altro, più volte affermato che il colpò partì involontariamente, mentre maneggiava il fucile (legalmente detenuto dal padre della giovane).