VACCINAZIONI NEL CAOS. Medico nega la dose a non prenotati. Caos e alla fine…

5 Gennaio 2022 - 21:03

FRANCOLISE – C’è confusione, e quando le regole non sono chiarissime nascono i conflitti. Stamattina abbiamo raccontato della tensione sfociata anche in vere e proprie liti registratasi presso l’hub pediatrico di Caserta installato nella zona dell’Iperion.

Oggi pomeriggio ci viene segnalato un altro caso. Più persone residenti a Francolise e nei paesi vicini sostengono che il medico A.D. avrebbe rifiutato loro di iniettare il vaccino, adducendo la seguente motivazione: “Non avete prenotato, per cui non vi tocca”. Abbiamo dovuto visitare il sito istituzionale dell’Asl dove viene fatto riferimento a tre casi specifici in cui si attua una deroga a quel regime quasi liberalizzato, quasi e vedremo perché, delle iniezioni vaccinali. Viene sancito che negli hub pediatrici dell’Iperion e del Medì di Teverola sono ammesse solamente persone che conducono i propri figli previa prenotazione. In pratica chi non si è prenotato non può neppure aspirare a dosi residuali, cioè non consumate da tutti i prenotati. Un regime speciale è stato stabilito anche per il super hub della caserma Garibaldi di Caserta, dove dallo scorso 6 dicembre, chi deve sottoporsi all’iniezione della seconda o della terza dose lo può fare solamente previa prenotazione. In pratica, se uno si presenta alla Garibaldi senza prenotazione potrà chiedere l’iniezione solo ed esclusivamente se gli deve essere iniettata la prima dose. Altri casi specifici non sono mensionati nel sito dell’Asl. Per cui, c’è da ritenere che in tutti gli altri hub si applica la regola generale che attribuisce priorità a chi si è prenotato, ma allo stesso tempo consente, qualora rimangano disponibili alla scadenza del tempo stabilito in sede di prenotazione, dosi residuali, di iniettarle a persone non prenotate e che hanno magari aspettato disciplinatamente che questa condizione si realizzasse, accettando anche il rischio di rimanere senza. Ora noi non sappiamo come siano andate precisamente le cose a Francolise. Chi denuncia e chi si lamenta afferma che il medico addetto avrebbe motivato la decisione di non iniettare i vaccini ai non prenotati proprio in quanto questi erano tali. In sostanza, il medico ha sostenuto che in quell’hub vaccinale si potessero praticare solamente dosi su prenotazione.

Le proteste ci sono state, in tanti sono andati via ma ci dicono pure che i più caparbi, i più testardi che ritenevano di avere la ragione dalla loro parte, sono rimasti ed ottenuto, alla fine, la tanto agognata iniezione.