VERGOGNA CONSORZIO IDRICO. Sequestrato cantiere abusivo. Denunciato un funzionario di Pasquale Di Biasio, un dipendente e poi 4 dell’impresa di Casapesenna autrice dei lavori

9 Agosto 2023 - 20:32

Puntuale operazione della polizia di stato che ha scoperto che il Comune non aveva addirittura dato l’autorizzazione per lavori di un ente pubblico

MARCIANISE (g.g) Non mancano poliziotti, carabinieri e finanzieri bravi che lavorano con serietà e senza guardare in faccia a nessuno. Non mancano e rappresentano una larga maggioranza nelle Armi e nei Corpi di appartenenza.

Il problema è che gli organici sono largamente insufficienti per fronteggiare tutte le porcherie che si verificano nelle stanze degli enti locali propriamente detti – Amministrazione Provinciale e Comuni – e nei cosiddetti enti strumentali, che a noi fanno voltare lo stomaco da anni e anni, e che agiscono in dispregio della legge nel 70 o nell’80% delle loro attività.

Abbiamo ripescato una notizia, da noi acquisita qualche settimana fa e pubblicata con modalità ordinaria.

C’era un pensiero che ci girava nella testa e ci diceva che in quella notizia c’era qualcosa che non avevamo correttamente osservato e valutato.

E infatti, avevamo ragione. Un appunto datato 25 luglio, raccontava di un’operazione della polizia di stato, realizzata due giorni prima, cioè il 23 luglio, a 42° all’ombra, nei confronti di un’impresa che stava lavorando in subappalto in nome e per conto di un’altra impresa la quale si era aggiudicato l’appalto principale da un ente pubblico.

Questo tarlo ci ha portato a leggere meglio quell’appunto e a renderci conto che l’ente pubblico non era altro che il solito, famigerato, Consorzio Idrico, da qualche tempo trasformato in Idrico Terra di Lavoro spa.

Per intenderci, il carrozzone dei carrozzoni, in cui comanda solamente il consigliere regionale Giovanni Zannini. In occasione di questo controllo, la polizia di stato aveva scoperto di tutto e di più. Un cantiere del Consorzio Idrico o come diavolo si chiama, assolutamente abusivo, aperto lungo una strada di grande percorrenza veicolare, senza alcun permesso da parte del Comune di Marcianise.

Un vero e proprio disastro dell’insicurezza, del pressappochismo, della pericolosità. In via Vittorio Veneto, a Marcianise, lavori stradali con tanto di scavatore, bobcat e camion attivi, si presume sulle condotte idriche, senza cartello che ne indicasse la presenza, la tipologia l’identità dei responsabili della sicurezza, le autorizzazioni ammnistrative, che non essendo state date, aggiungiamo noi, non potevano certo essere presentate. Le auto e i veicoli in transito non avendo nessuna indicazione avrebbero potuto determinare incidenti e danni fisici sia per i conducenti che per gli operai della Magila, azienda di Casapesenna, con sede in via San Ciro, sub appaltataria della Vivai Barretta Garden di Melito.

L’elenco delle contestazioni, realizzate con estrema puntualità dai poliziotti, è stata lunghissima ed è divenuta parte integrante della denuncia a piede libero di 6 persone. Cinque di queste sono indagate per la violazione dell’articolo 437 del codice penale, cioè rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, punito con la reclusione da 6 mesi a 5 anni e dell’articolo .

E ancora sempre rimando al codice penale il danneggiamento aggravato di una strada pubblica, oltre ad un’altra serie di contestazioni per presunte violazione di leggi riguardanti la sicurezza del lavoro.

I sei denunciati sono: D.L.D. 55 anni, dipendente della Magila, C.O., 38 anni, capo cantiere e a sua volta dipendente della Magila; E.C., 52 anni, a sua volta capo cantiere e a sua volta dipendente dell’impresa di Casapesenna. Della Magila è stato denunciato anche S.M., 61 anni, Presidente del Consiglio di Amministrazione. Poi ci sono i due del Consorzio Idrico o Idrico Terra di Lavoro spa: il funzionario S.F., 51 anni e il dipendente sempre del consorzio P.F., 45 anni.