Via chat convince ragazzi minorenni a mandare foto e video per soldi e incontrarsi: ARRESTATO 29ENNE CASERTANO
4 Agosto 2025 - 16:38

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AVERSA – Un 29enne è stato tratto in carcere dai Carabinieri della Stazione di Parete (Compagnia di Aversa) su ordinanza del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli. Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica – IV Sezione specializzata in violenza di genere e tutela delle fasce deboli, è scattato il 31 luglio scorso dopo approfondite indagini che hanno portato alla luce un grave caso di adescamento online di minori.
L’uomo, la cui identità è protetta in attesa di giudizio definitivo, sarebbe responsabile di aver adescato almeno nove minorenni attraverso applicazioni di messaggistica istantanea. Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno accertato che l’indagato inviava materiale pornografico ai ragazzi, spingendoli poi a condividere immagini e video a contenuto sessuale in cambio di denaro e regali, con il chiaro intento di organizzare incontri dal vivo.
La scoperta del reato si deve alla prontezza di un genitore che, controllando il telefono del figlio minorenne, si è imbattuto nelle chat compromettenti e ha immediatamente sporto denuncia. Questo gesto ha permesso alle forze dell’ordine di risalire rapidamente all’identità del presunto adescatore e di acquisire prove decisive attraverso perquisizioni e analisi dei dispositivi elettronici in suo possesso.
Le indagini tecniche hanno confermato quanto emerso dalle testimonianze delle vittime e dei loro genitori, portando al ritrovamento di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico. Il GIP ha quindi ritenuto necessaria la custodia cautelare in carcere per il 29enne, considerata la gravità degli addebiti e il pericolo di reiterazione del reato.
La Procura ricorda che si tratta di un provvedimento emesso in fase di indagini preliminari e che l’indagato gode della presunzione di innocenza fino all’eventuale condanna definitiva. Il caso rientra nell’attività della IV Sezione della Procura di Napoli, specializzata nella tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione, e dimostra l’importanza della collaborazione tra istituzioni e famiglie nella prevenzione dei reati contro i minori.