VIDEO E FOTO. CASERTA. Signore e signori… ecco a voi San Leucio. Furti, razzie, immondizia e degrado. Il borgo serico cade a pezzi grazie al menefreghismo di Marino e della sua maggioranza

23 Giugno 2024 - 14:30

Pochi giorni fa una donna è rimasta ferita, cadendo lungo il marciapiede di via degli Antichi Platani. Guardate in che condizioni è ridotto. Ma il borgo serico è anche diventato “attrattivo” per i ladri d’auto molto attivi nei fine settimana.

CASERTA. San Leucio è una frazione del comune di Caserta nota per ragioni sia storiche sia artistiche, posta a 3,5 km a nord ovest della città. Il sito reale, insieme alla Reggia di Caserta, è stato riconosciuto come Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Ecco, parte così la descrizione di Wikipedia della colonia serica casertana. “Un feudo dei conti Acquaviva di Caserta noto come Palazzo del Belvedere o Palagio Imperiale, con annesso un casino da caccia che fu restaurato poco più tardi da Francesco Collecini. Nel 1750, i possedimenti già Acquaviva, poi divenuti Caetani, passarono ai Borbone di Napoli, e il feudo divenne un romitorio per i reali. Stanco del caos e degli intrighi della corte reale casertana, tuttavia, nel 1773 Ferdinando IV volle costruirsi un ritiro solitario dove poter trascorrere del tempo spensierato. Scelse le colline che fiancheggiavano il Parco di Caserta dove già sorgeva un rudere di una cappella dedicata a San Leucio, il martire vescovo di Brindisi, dal quale prese il nome…”.

Non vogliamo andare oltre. In effetti basta leggere Wikipedia per sapere cosa è stato, nel passato, San Leucio. Ma certo possiamo dire come quel gioiello oggi sia parte integrante di una città squallida e dimenticata, prim’ancora che da Dio, dagli amministratori comunali che dovrebbero avere il dovere, perché eletti, di tutelare, salvaguardare, manutenere ciò che ancora resiste al tempo.

Senza stare a filosofeggiare, vogliamo mostrarvi, come da foto, ciò che oggi è San Leucio, grazie a Carlo Marino e ai suoi amministratori. Guardate un po’ questi marciapiedi: siamo in via degli Antichi Platani, poco dopo la rotonda dove poco più di due anni fa fu posizionata la “bellissima” statua dedicata a Ferdinando IV di Borbone. Ci troviamo sul lato destro della strada (non che il sinistro sia messo meglio).

Ebbene, su questi marciapiedi, pochi giorni fa, una donna, all’uscita da uno di questi locali (La cremeria da Michele), è inciampata, è caduta su quell’ammasso di radici, foglie e asfalto che sono i marciapiedi della colonia serica. Speriamo che la signora stia bene, ma non sappiamo se la donna abbia sporto denuncia.

La nostra è, però, pubblica. Per l’ennesima volta, stavolta tocca a San Leucio, diciamo che questa città fa schifo. Che i nostri cari amministratori dovrebbero solo andare a casa e non uscirne mai più. Vergognoso e disgustoso il nulla da loro prodotto. E, se permettete, salvando solo qualcuno che quotidianamente denuncia lo sfacelo (come Pasquale Napoletano, consigliere di minoranza di Fratelli d’Italia e leuciano “doc”, che ha presentato più di una interrogazione consiliare sullo stato di degrado del bordo serico, o come il suo collega di partito e capogruppo consiliare di Fdi, Paolo Santonastaso e le sue interrogazioni volte a combattere il degrado in altre zone del capoluogo), la minoranza consiliare è forse ancor peggio della maggioranza che sostiene il sindaco e gli assessori comunali.

Mai una nota, mai un cenno, mai un “attacco”, mai una iniziativa volta a denunciare questo vergognoso governo cittadino. Neppure nell’ultimo consiglio comunale post arresti la minoranza ha avuto il coraggio, quanto meno, di cantarne quattro a quelli che dovrebbero essere i loro avversari politici. Tutti, o quasi, legati alla poltrona (alcuni su quella poltrona sono diventati vecchi) e preoccupati, unicamente, di perdere il “posto fisso” da consigliere comunale, mentre la città cade a pezzi. Anzi, sprofonda.

Qui sotto il video girato da un residente e inoltratoci dal consigliere Napoletano, che mostra i marciapiedi di via De Falco. Ammirate pure.