Vigilante casertano ruba 4 milioni in oro. Condannato anche per evasione fiscale: “doveva dichiararli”. LA STORIA
23 Febbraio 2023 - 10:26
CASTEL VOLTURNO – Un anno e dieci mesi di reclusione senza la sospensione condizionale della pena: è la condanna per evasione fiscale che il Tribunale di Arezzo ha inflitto per evasione fiscale ad Antonio Di Stazio, ex vigilante Securpol, già condannato a tre anni e nove mesi in secondo grado per il furto del maxi carico di metallo prezioso sparito l’11 luglio 2016 dal furgone che gli era stato affidato.
L’uomo è stato riconosciuto colpevole di non aveva inserito nella dichiarazione dei redditi gli oltre quattro milioni di euro rubati (per la precisione 4.276.000 in verghe d’oro).
Quando Di Stazio era in carcere avrebbe dovuto dichiarare quella somma rubata – la refurtiva non venne mai rinvenuta – ma non lo fece e così lo Stato rivendica una evasione fiscale da un milione e 900 mila euro. Il giudice monocratico del Tribunale di Arezzo, Giorgio Margheri, ha ritenuto l’imputato colpevole dell’omesso versamento. Il pubblico ministero Michela Rossi in udienza aveva chiesto un anno e otto mesi.
Dopo aver espiato i tre anni e sei mesi per il furto, l’ex guardia giurata, grazie alla riforma Cartabia, non tornerà in cella per scontare la nuova condanna e potrà accedere ai lavori di pubblica utilità a Castel Volturno, dove abita.