Vittorio Sgarbi a Mondragone chiamato dalla società foraggiata da Zannini & co. Il coordinatore di Fratelli d’Italia va all’attacco su un presunto compenso, ma in mano non ha nulla per dimostrarlo

1 Agosto 2023 - 13:12

Sarebbe molto grave in quanto il critico d’arte sarà presente venerdì sera in veste di Sottosegretario. Abbiamo deciso di pubblicare questa notizia proprio in conseguenza di una – per ora spericolata – presa di posizione di Antonio Belli. Per il resto, leggendo l’articolo 4 del Capitolato, non si ravvisa nessun elemento che riconduca ad un possibile compenso corrisposto al critico d’arte. In calce all’articolo lo stralcio dell’articolo 4 dedicato alla serata sull’Appia e l’Unesco

MONDRAGONE (g.g.) – Leggendo e anche rileggendo il testo del capitolato d’appalto, a cui poi va sovrapposto il nome dell’impresa 10 e Lode srl di Marano di Napoli che il comune di Mondragone ha scelto come affidataria per una cifra di 74 mila e 500 euro per la gestione della kermesse Estate culturale mondragonese, non abbiamo alcun riferimento per affermare che Vittorio Sgarbi, notissimo critico d’arte e grande conoscitore della storia a cui si connette l’elemento archeologico, intascherà un compenso per la sua presenza, annunciata ufficialmente da una locandina manifesto, per l’evento di venerdì 4 agosto, allorquando parteciperà all’evento dedicato alla grande storia e alla grande potenzialità dell’Appia Antica, forse la strada consolare più importante e più nota, al punto da essere da tempo selezionata e inserita nell’elenco dei luoghi

candidati ad entrare nella lista Unesco come Patrimonio dell’Umanità.

Se Sgarbi fosse un privato cittadino che si muove per diffondere le sue conoscenze e i suoi saperi, non ci sarebbe assolutamente nulla di strano se questa sua attività fosse remunerata e anche bene. Un cachet di otto mila o nove mila euro non sarebbe, a nostro avviso, scandaloso, altrimenti cosa si dovrebbe dire di certo pseudo-artisti, pseudo-cantanti, la cui durata in vita prima del rientro definitivo nell’oblio dura al massimo 3-4 anni, non esaurendo neppure lo spazio temporale di una generazione?

Ma il problema non è questo. Se Sgarbi incassasse un compenso per partecipare ad un evento a cui lui è presente come Vittorio Sgarbi, ma anche e soprattutto come sottosegretario ai Beni Culturali del governo Meloni, ciò costituirebbe un fatto molto grave. E siccome la locandina lo presenta nella sua veste ufficiale, ci è stato chiesto di appurare se il sempre scoppiettante critico d’arte ferrarese prenderà o meno soldi dal comune di Mondragone, attraverso la 10 e Lode srl, impresa organizzatrice degli eventi per effetto di un contatto diretto con lo stesso comune,

A dirla tutta, sarà più importante capire chi sono questi qua di 10 e Lode srl, acquartierati in quel di Marano, che tutto il resto.

Dal capitolato non si evince proprio nulla. Rispetto all’evento del 4 agosto, infatti, così vi è scritto testualmente: “obiettivo di questo appuntamento è realizzare una tavola rotonda per presentare la candidatura Unesco all’intera comunità“. L’articolo 4 del Capitolato, relativo alla serata due segnala che “Si richiede la partecipazione dell’onorevole Vittorio Sgarbi“.

Per trovare una traccia dell’eventuale compenso al critico d’arte bisogna spostarsi sul profilo social (CLICCA E LEGGI) di Antonio Belli, coordinatore cittadino del partito della Meloni in quel di Mondragone.

“[…] Ci si inchina alla sua cultura e professionalità (di Sgarbi, n.d.d.), ma pagare una presunta somma di 8.000 euro per un critico d’arte, oggi avente mansioni governative con titolo di sottosegretario alla cultura.

Oddio, anche il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia utilizza un’indiscrezione non riscontrata e parla di una presunta somma da 8 mila euro. Siamo di fronte ad un tipico paradosso della politica: il centrodestra è all’opposizione dell’amministrazione comunale dominata da Giovanni Zannini e per questo motivo va all’attacco di un suo esponente, un sottosegretario che non ha giurato dinanzi al presidente della Repubblica, come fanno il capo di governo e i suoi ministri, ma dinanzi al Premier Giorgia Meloni, leader nazionale del partito di cui Belli fa parte.

Comunque noi riteniamo che ragionare in questo modo non sia molto efficace. Magari il consigliere comunale può presentare una mozione all’assessore alla Cultura per un resoconto più preciso rispetto alle spese compiute dalla 10e Lode srl. Inutile far riferimento a presunti paganti in nero, in grigio o in bianco.

Questo giornale ha riportato l’indiscrezione solo perché ad esporsi è stata la massima carica politica di FdI a Mondragone. Altrimenti, di fronte al nulla dimostrativo, non avremmo neanche affrontato un argomento costruito, almeno per il momento, solo su chiacchiere da stra-paese.