Zannini e Bonuglia, dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Il comandante era inquisito quando il consigliere regionale lo ha scelto per MONDRAGONE. Forse proprio per questo 😃😃

21 Giugno 2025 - 13:11

Battute satiriche a parte c’era il problema di un’indagine per falsa testimonianza della Procura di Roma dopo una condanna per concussione di tre suoi colleghi e di un geometra per una mazzetta chiesta alla nota cantina trasteverina di Bernabei. Oltre all’articolo dell’edizione romana del Corriere della Sera del giugno del 2022, pubblichiamo integralmente in calce a questo articolo anche il racconto pubblicato dopo l’arresto di Bonuglia dal Meetup di 5 Stelle di Subiaco e dintorni che lo descrive in maniera molto interessante

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MONDRAGONE – (g.g.) Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Non c’è dubbio che uno nella vita può anche sbagliare, prendere un abbaglio. Però, il metodo con cui Zannini partecipa, sicuramente da protagonista, alla vita pubblica – non usiamo la parola “politica” perchè francamente a nostro avviso la sua non è tale – ci porta a riflettere sul processo empatico che ha condotto il consigliere regionale, di fatto anche sindaco di Mondragone, a innamorarsi immediatamente della figura di David Bonuglia, ex comandante dei vigili urbani, arrestato qualche giorno fa per una serie lunghissima di reati. Un personaggio che CasertaCe, come sempre in tempi non sospetti, aveva attaccato duramente sia per quel che riguarda l’abitazione che si era costruito illegalmente nell’immobile che ospita il comando della polizia municipale di Mondragone e per la serie di atteggiamenti spavaldi , guasconi, ben al di la di quello che è il limite dentro al quale si deve muovere un comandante della polizia municipale, interpretati da Bonuglia, il quale se non andiamo errati, in buona compagnia ci ha anche querelanti e figuriamoci il tempo e galantuomo e tanti ma proprio tanti dei nostri querelatori stanno attraversando seri problemi giudiziari a dimostrazione che le nostre valutazioni non sono mai di tipo personale, ma giungono a delle conclusioni negative rispetto all’esercizio delle proprie funzioni da parte di uomini pubblici in mese a uno studio approfondito di fatti e documenti

Dicevamo all’inizio dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, dunque. Il discorso attiene anche alla caratteristica posturale, ai metodi che Zannini usa per attestare spavaldamente il proprio potere. Il caso di Aversa che ha toccato l’assessora Olga Diana, è un mask ossia un punto di riferimento esplicativo: se tu sei devoto o devota a me, se obbedisci allora sarai premito o premiata, Se ti permetti anche una sola volta di dissentire, sarai punita. Inutile dire che questa non si chiama democrazia, ma è l’esatto opposto. Si chiama autoritarismo ai chiama dittatura e potremmo proseguire con le definizioni. Pensateci un attimo a queste caratteristiche di Zannini e poi connettetele a quelle di David Bonuglia seppur in scala significativa

Ecco perché spesso nei nostri articoli diciamo che due politici o due imprenditori sembrano nati per stare insieme, per affratellarsi. Dio li fa e poi li accoppia arrivando poi al nostro incipit sul dimmi con chi vai e ti dirò chi sei

Zannini e Bonuglia almeno dal punto di vista dell’utilizzo della propria potestà, delle proprie funzioni, dei propri poteri sono scivolati, ognuno nel suo settore di competenza in un becero autoritarismo

E attenzione, non è che questo Bonuglia fosse sceso dal pero. Il suo passato non era affatto tranquillo. Sarebbe bastato consultare “l’oracolo di Google” per accorgersene e magari per assumere una maggiore prudenza prima di catapultarlo da Castel Volturno dove si trovava sostanzialmente di passaggio, a Mondragone dove Zannini ha voluto affidargli i galloni del generale, del capo.

Eh già, sarebbe bastato. Magari è anche bastato. Ma in quello che è un rovesciamento dei valori così come questi si configurano nella testa del consigliere regionale è bastato leggere i precedenti tempestosi di Bonuglia e il motivo per cui aveva dovuto lasciate il natio Lazio per far pensare a Zannini: questo è uno che fa proprio per me. E allora diamogli una rapida scorsa a questi precedenti

Titola l’edizione romana del Corriere della Sera il 12 giungo del 2022: “Tangenti ai Bernabei, dopo 12 anni altri due vigili indagati”. E poi il sommario: “Per i giudici discutibile il rapporto fra i tre agenti già condannati e i titolari dell’enoteca di Trastevere”

Nell’articolo viene subito in evidenza il nome di David Bonuglia che, secondo l’accusa della Procura della Repubblica di Roma si era macchiato del reato di falsa testimonianza. Al tempo Bonuglia era il responsabile del reparto di polizia giudiziaria del primo gruppo. L’altro vigile indagato fu Mario De Sclavis comandante dei vigili urbani di Rocca di Papa. Entrambi erano stati testimoni, autorevolissimi in quanto indossavano una divisa e in quanto Bonuglia era stato improvvidamente assegnato a compiti di polizia giudiziaria in un processo per fatti avvenuti tra il 2010 e il 2011 e concluso con la condanna di tre vigili urbani di Roma e dii un geometra, riteniamo del Comune. Condanna per un reato molto grave, quello di concussione compiuto nel momento in cui a Bernabei era stata chiesta una tangente per chiudere un occhio su un abuso edilizio, in realtà inesistente. Proprio nel quartier generale dell’azienda che si trova nel cuore di Trastevere.

Durante quel processo dunque Bonuglia avrebbe dichiarato il falso per proteggere i suoi colleghi

Particolarmente interessante è la lunga presa di posizione il cui testo integrale pubblichiamo in calce a questo articolo., del movimento 5 stelle di Subiaco, appartenente all’area metropolitana di Roma per dirla più semplicemente alla provincia di Roma

I pentastellati commentano l’arresto di David Bonuglia e non se ne sorprendono. Si tolgono in pratica un sassolino dalla scarpa perché Bonuglia quando era comandante dei vigili urbani di questa cittadina che ha dato in natali a Gina Lollobrigida, Ciccio Graziani, si sarebbe accanito con un esponente dei 5 stelle. Anche a Subiaco David Bonuglia, stando a quello che scrive il Movimento, avrebbe lasciato strascichi nei confronti dei subalterni che avrebbero portato a sue condanne. Viene colta dunque una chiara corrispondenza di comportamenti tra ciò che i subiachesi stanno leggendo nei giornali casertani in questi giorni e il modus operandi i Bonuglia quando lavorava nel Lazio. Ma soprattutto viene sottolineata una caratteristica di cui tutti ci siamo accorti nell’esperienza mondragonese di questo personaggio. “Qui da noi – scrive M5S – era dedito e servizievole rispetto alla politica, rispetto a chi comandava e si prestava a tutto. Anche da noi a Subiaco ha fatto lo spadaccino usando la spada senza remore, spesso contro la legge. E’ successo ai danni di un nostro componente nel Meetup subiacenze denunciato due volte senza motivo, inventando tutto e abusando della sua posizione. Ciò continuano quelli di 5 Stelle – per fare favori alla politica marcia della nostra cittadina. Il nostro attivista si è saputo difendere e tutto è finito bene. La lunga nota continua con tutta una serie di racconti interessanti come ad esempio quelli relativi alle intercettazioni ambientali realizzate dalla Procura delle Repubblica di Tivoli. Leggendo quelle intercettazioni oggi divenute pubbliche vi renderete conto con chi Bonuglia avesse a che fare e quale politica veniva adoperata per governare un sistema forse losco

Dunque, concludendo, David Bonuglia non è arrivato a Mondragone scendendo dalla luna. Chi ha deciso di dargli i galloni di comandante della polizia municipale aveva tutte le possibilità di consultare e di prendere coscienza dei fatti che avevano coinvolto Bonuglia

Però noi immaginiamo una chiacchierata preliminare tra lui e Zannini in un bar di Castel Volturno o di Mondragone. No vi vogliamo condizionare. Analizzate i profili di entrambi e provate ad immaginarla anche voi, cari lettori, questa conversazione