ZANNINI nuovo sultano di Caserta: altro “acquisto” con la carica di super revisore Gisec. Ora manca solo che nomini vescovo e procuratore della Repubblica

31 Luglio 2023 - 10:35

Alessandro Pagliaro “fu”😂 un suo avversario a Mondragone, dove il consigliere regionale punta al cento per cento dei voti. Magliocca, guardate il video, un cagnolino scodinzolante è, al confronto, un orgoglioso interlocutore paritario. IN CALCE ALL’ARTICOLO VI RIPROPONIAMO IL VIDEO DI ZANNINI E MAGLIOCCA

MONDRAGONE (Gianluigi Guarino) – Qualcuno ha parlato di una “operazione in tipico stile Zannini”. O forse Giovanni Zannini se lo è detto e se lo è scritto da solo. Ed effettivamente, cose come quelle di cui diamo notizia nell’articolo in lettura, recano il tipico marchio di fabbrica del consigliere regionale.

Non si tratta, però, di menate di ingegno, di colpi di genio, ma, semplicemente, di attitudine, prima di tutto antropologica, ad osare dove e come un qualsiasi altro politico di questa provincia, di questa regione e, forse, dell’intera nazione, non si permetterebbe mai di osare, valutando e riconoscendo che, pur essendo la politica una roba che consiste prima di tutto nel proverbiale “magna magna”, ci sono anche limiti di decenza che non vanno varcati e ci sono pure pericolose aree di rischio, in cui non si può stazionare.

Per Zannini questo limite e quest’area non esistono e non si espone a certi pericoli. E forse, a pensarci bene, ha ragione lui e noi abbiamo torto, soprattutto per quel che riguarda gli spazi di un rischio che una magistratura, letteralmente

in ritirata disordinata, dopo gli anni degli eccessi giustizialisti, ha, in pratica, azzerato.

E allora, come si suol dire, vai col tango. Altro giro, altra nomina, altro arruolamento, molto complicatamente definibile disinteressato e non associabile alla materia della campagna acquisti che, per Zannini, è aperta per 365 giorni all’anno, 366 nei bisestili, nella sempre più affollata scuderia del consigliere regionale. Arruolamento perfezionato a Mondragone, ridotta a una sorta di sultanato.

Ad indossare la nuova divisa è l’ex forzista ed ex esponente del centrodestra Alessandro Pagliaro, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative in alternativa a Cennami, ma anche al vassallo, Pagliaro ha ricevuto la nomina, significativamente remunerata a revisore dei conti unico della Gisec, la società della monnezza, sulla carta controllata dalla Provincia, in realtà dominata da Zannini, rispetto al quale il presidente dell’Amministrazione provinciale Giorgio Magliocca si pone nella maniera plasticamente dimostrata dal video da noi pubblicato nei giorni scorsi (CLIKKA VEDI E LEGGI):

Senza offesa, perché il paragone è finalizzato solo a rendere chiara la cifra di un rapporto politico e non personale tra i due, Magliocca si colloca come un cagnolino scodinzolante. Zannini si illumina di immenso, gonfia il petto e si inorgoglisce quando realizza operazioni tipo quella di Alessandro Pagliaro.

E come dargli torto. Per lui, infatti, la politica è questo e solo questo e, stando ai risultati elettorali trionfali che riporta, le popolazioni di questa terra serva e servizievole, mai evolutasi dalla relazione con il potere che aveva con i Borbone, la pensano come lui.

E non solo le popolazioni delle classi umili, quelle appartenenti alla middle class, ma anche quelle che costituiscono le cosiddette aree istituzionali di ogni ordine e grado. Noi continueremo ad essere una minoranza mai doma, mai silenziosa. Per dirla alla Massimo Troisi, una piccola minoranza “povera, ma onesta”. Un valore, questo, che da persone “strane” ed evidentemente disadattate rispetto al contesto quali noi siamo, riteniamo che conti e conti pure tanto.

Pasaran, ma noi saremo lì a costruire nuove trincee della nostra resistenza.