11 ARRESTI. Clienti ingannati con false chiamate dalla banca. Oltre 120 parti offese, sequestrate centinaia di carte di credito

1 Luglio 2020 - 10:41

CASERTA – E’ durata oltre 8 mesi l’indagine Incognito (il nome è di uno dei software utilizzati dalla banda), dei carabinieri di Verbania in collaborazione con i militari dei Comandi Provinciali di Napoli, Caserta e Bologna, che ha permesso di smantellare una organizzazione in grado di ottenere centinaia di migliaia di euro da carte di credito intercettate prima di giungere ai destinatari. I carabinieri hanno documentati in tutto 133 eventi delittuosi, commessi da gennaio a maggio 2019 ai danni di 122 parti offese, per una somma complessiva di diverse centinaia di migliaia di euro. Nel corso dell’indagine sono state rinvenute e sequestrare 220 carte di credito di provenienza illecita e 7.450 euro in contanti.

Gli arrestati sono gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e all’indebita utilizzazione, con attivazione con metodi fraudolenti, di carte di credito/debito di illecita provenienza. “Per raggiungere il loro scopo – spiega il colonnello Alberto Cicognani, Comandante provinciale dei carabinieri di Verbania – gli associati avevano costituito una struttura altamente organizzata. Da un locale adibito a ufficio, a Napoli, i destinatari delle carte di credito, ma anche uffici pubblici, banche e istituti finanziari, venivano contattati con metodi di ‘ingegneria sociale’, allo scopo di ottenere i dati riservati necessari all’attivazione e all’utilizzo delle carte di credito che avevano a disposizione”.

“Per ingannare gli interlocutori – prosegue il colonnello Cicognani – venivano utilizzati anche programmi che modificano il numero telefonico del chiamante cosi’ da far credere al cliente che la chiamata provenisse dalla banca e viceversa“. I malviventi erano in grado di aggirare i sistemi di sicurezza attivati dalle banche e i truffati venivano a conoscenza degli addebiti solo alla ricezione dell’estratto conto.