4 ARRESTI. Che truffa: incastrati quasi 200 operatori socio-sanitari che hanno comprato il diploma. Da Caserta…

23 Ottobre 2019 - 18:55

CASERTA – Pagavano duemila euro per frequentare finti corsi teorico-pratici in cui veniva offerta una formazione professionale del tutto inadeguata, molto distante dagli standard previsti dalla norma vigente.

Ma i partecipanti non solo non avevano frequentato un corso almeno per mille ore, ma non avevano effettuato 450 ore di tirocinio presso strutture sanitarie accreditate.

Solo alcuni di loro avrebbero svolto volontariato in strutture socio-assistenziali dell’hinterland cosentino, mentre per molti altri la formazione pratica sarebbe stata data per assolta pur non avendo mai messo piede in una struttura.

Al termine di questi percorsi formativi, gli indagati fornivano anticipatamente le soluzioni alle domande dei test degli esami finali, raccomandandosi di impararle a memoria.

Sono i numeri relativi a ciò che questa inchiesta è riuscita a stabilire. Non siamo ancora in grado di raccontare ai nostri lettori se l’andazzo durava già dagli anni scorsi e per quanto tempo si è trascinato.
Dunque i casi potrebbero essere molti di più dei 291 certificati dal sequestro odierno dei diplomi.
Naturalmente, da quello che ci risulta, sono stati diversi i casertani ad usufruire di questa pratica illegale.
Le prove erano svolte a Napoli, dove gli allievi venivano accompagnati a con pullman noleggiati dalla stessa associazione, e avvenivano dinnanzi alla commissione ufficiale della Regione Campania, ignara del reale percorso formativo dei corsisti, secondo gli elementi che la Procura della Repubblica e i Nas sono riusciti a raccogliere.

Con tutto il rispetto per la commissione, a noi non convince l’idea che si possa affermare categoricamente che i componenti della Regione Campania potessero essere ignari.