Ancora il primo cittadino:
29 Marzo 2018 - 00:00
CASERTA – Le sezioni unite della Corte dei Conti hanno bocciato, com’era divenuto largamente prevedibile, il Piano di Riequilibrio del Bilancio presentato ai tempi della commissaria Nicolò e uscito fuori dalle “sagaci” mani del ministro dell’Economia Girolamo Santonastaso.
Questo determinerà un secondo dissesto, che però potremmo definire “dissestino”, visto che quello del 2011 inglobava debiti per circa 132 milioni di euro, mentre questo si aggira attorno ai 10 milioni di euro.
Il riequilibrio bocciato rappresentava la soluzione per affrontare il rendiconto del 2014 bocciato, a suo tempo, dal Ministero degli Interni.
Nel caso in cui questo fosse stato approvato dalla Corte dei Conti il Comune di Caserta avrebbe ricevuto dal Ministero 24 milioni di euro di mutuo per sanare il quadro debitorio maturato dal 2012 al 2016.
Questo debito, maturato dopo il primo dissesto, ammontava – come da noi scritto numerose volte – a 24 milioni di euro. Oggi si è più che dimezzato, ma questo non è bastato per evitare il mini-default.
“Va anche detto – sottolinea il sindaco Carlo Marino, sollecitato al telefono da Casertace – che durante la mia amministrazione il primo dissesto è passato da 132 milioni di euro a circa 70. Forse si poteva fare di più. Vero è che nelle prossime ore mi recherò negli uffici specifici del Ministero degli Interni per concordare un percorso più virtuoso”.