ESCLUSIVA CASERTACE. REGIONALI SONDAGGIO. De Luca in testa, ma non di quanto ci si aspettava. Le liste del centrodestra in vantaggio su quelle di centrosinistra. I numeri dei principali partiti
2 Giugno 2020 - 16:33
Commissionato dai leader nazionali Berlusconi, Salvini e Meloni alla Tecnè
CASERTA – E’ normale che le prime indiscrezioni sul sondaggio, commissionato dai tre principali partiti della coalizione di centrodestra in vista delle elezioni regionali della Campania, arrivino proprio dall’entourage di Stefano Caldoro.
Chi lo considerava totalmente spacciato in un confronto con De Luca dovrà rivedere, almeno parzialmente, la sua previsione.
E neanche lui, probabilmente, nel pieno della narrazione del condottiero che guida la Campania nei mesi del coronavirus, si aspettava un distacco così risicato dal suo ormai storico rivale, che Caldoro ha battuto alle regionali del 2005 piuttosto nettamente e dal quale è stato battuto, di stretta misura e grazie all’alleanza last minute con De Mita, nel 2015.
Beninteso, va chiarito che il sorpasso c’è stato, perché De Luca sarebbe stimato al 44%, con Caldoro sul 40%.
Però stiamo parlando di numeri raccolti a fine maggio, cioè ancora nel pieno della vicenda coronavirus e dunque nel nomento in cui De Luca può capitalizzare la presenza tracimante sui mass media e anche le tante parole, i tanti discorsi che eroga con ampio utilizzo di una dialettica roboante, che fa sicuramente presa sull’elettorato meno avveduto e scolarizzato, meno in grado di approfondire fatti e circostanze.
Insomma, De Luca resta favorito, anche alla luce di questo sondaggio, ma chi ipotizzava una partita chiusa dovrà prepararsi a una campagna elettorale aperta su temi che però rischiano di indebolire la candidatura di Caldoro, che certo, come abbiamo già scritto ieri mattina e come scriveremo ancora, non può utilizzare l’arma che più potrebbe far male a De Luca, ovvero quella questione morale che Caldoro, seppur con meno intensità rispetto al successore, ha attraversato, avallato o quantomeno ignorato, buscandosi anche qualche indagine giudiziaria che lo potrebbe portare di qui a poco a comparire davanti a un tribunale.
I tre partiti del centrodestra hanno dato ognuno tre nomi. La Lega quello della new entry Severino Nappi, del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano e di quel rettore di cui onestamente non ricordiamo il nome, e questo già depone male per le sue prospettive.
Forza Italia naturalmente ha messo nella sua triade il nome di Caldoro, mentre non ci risulta che Fratelli d’Italia abbia inserito quello dell’ex pm della Dda, oggi impegnato presso la Procura Generale della Corte di Appello di Napoli, Catello Maresca, il quale, dopo essersi mostrato possibilista, si è tirato fuori dalla contesa con un annuncio apparentemente definitivo.
Dunque, non sapremo mai cosa avrebbe prodotto questo sondaggio nel confronto tra il magistrato e De Luca.
Sappiamo qualcosa, invece, sulle stime del consenso ai partiti. Nel centrodestra sarebbe testa a testa tra i tre partiti che lo costituiscono, con Fratelli d’Italia accreditato del 14% a fronte del 12,8% di Forza Italia e al 12,2% di una Lega che anche qui da noi sembra declinante rispetto al risultato raggiunto alle Europee dell’anno scorso.
Per quanto riguarda il centrosinistra, il Pd verrebbe dato ad una percentuale prossima al 22%, mentre una ipotetica lista De Luca, senza il disturbo di altre liste civiche che invece ci saranno, sarebbe sul 12%.
In Campania, 5 Stelle perderebbe consenso, ma essendo stata una delle Regioni in cui il movimento di Grillo ha riportato numeri quasi plebiscitari, soprattutto alle politiche del 4 marzo 2018, la stima del sondaggio lo dà comunque intorno al 20%.
Riassumendo, i tre partiti del centrodestra si attestano esattamente al 39%, mentre il Pd più la lista De Luca sarebbero al 34%.
Vedremo poi più dettagliatamente quale sia la cifra di cui sono accreditati Italia Viva, i Verdi e Liberi e Uguali.
Stando a ciò che emerge, comunque, il centrodestra – a cui dovrebbero essere aggiunti anche i voti della propria lista del presidente – rimarrebbe in vantaggio rispetto al centrosinistra, sfiorando il 40%, mentre De Luca è dato al 44% e quindi qualche significativo punto al di sopra della sua coalizione.
Ma ripetiamo: questo è il sondaggio che serve ai leader del centrodestra per stringere sulla trattativa per la designazione dei candidati governatori.
Oltre a quelli della Campania, infatti, sono stati effettuati sondaggi anche in Puglia, in Toscana, nelle Marche, in Veneto e in Liguria, cioè in tutte e sei le Regioni in cui il prossimo 20 settembre, massimo il 27, si andrà alle urne dopo il rinvio determinato dal coronavirus.
Altre valutazioni e altre considerazioni faremo quando entreremo in possesso del sondaggio nella sua interezza.