CORONAVIRUS. I positivi asintomatici campani sono bombe innescate: ieri De Luca ha fatto il record negativo dei tamponi. E sui DATI NAZIONALI c’è la questione Lombardia

8 Giugno 2020 - 17:57

 

Oggi approfondiamo in maniera specifica il particolare fenomeno del contagio lombardo, che a questo punto, a nostro avviso, non ha motivazioni sanitarie ma solo legate alla raccolta e alla pubblicazioni statistica dei dati

CASERTA – Prima di iniziare con i numeri della Campania, va sottolineata immediatamente la questione Lombardia. La regione guidata dal governatore Attilio Fontana pare seguire un criterio particolare sul conteggio dei positivi all’interno dei confini. Attenzione, non parliamo di una questione sanitaria, ma meramente statistica. L’impressione è che il caricamento dei dati lombardi non sia legato al giorno per giorno o alle 48 ore precedenti, ma ad un ritorno di informazioni dai vari laboratori, probabilmente sfasati cronologicamente dall’attualità e uno rispetto all’altro. Diciamo questo perché, altrimenti, non si spigherebbero i numeri del 5 e del 6 giugno. Venerdì scorso, dati relativi sempre al giorno prima, la regione Lombardia comunica a Roma, che poi pubblica nella tabella della Protezione civile, che in regione sono stati analizzati 19.389 tamponi e che si erano registrati 402 contagi, con il rapporto che saliva fino al 2,07%. Il giorno più nero in questa fase due perché l’Italia intera vedeva crescere di 518 unità il numero dei contagi e quattrocento provenivano da Milano e dintorni, il 78%.

Ma il giorno dopo, invece, seppur contando il 53% dei contagi nazionali, la Lombardia vedeva crollare i nuovi contagi fino a 142, su 13.696 tamponi, cioè l’1,04%. E’ chiaro che non si può spiegare come un andamento naturale il fatto che, in 24 ore, si sia passati da 402 a 142 nuovi contagi, ma soprattutto come si possa dimezzare il rapporto del contagio, vera cartina al tornasole del momento epidemiologico regionale. Per questo, sembra evidente che nel conteggio lùmbard dei positivi c’è molta confusione. Una confusione che oggi si conferma con l’odierno rapporto del contagio, cioè la divisione tra i tamponi effettuati e i nuovi positivi, è al 4,32%. Una percentuale che, in Italia, si registrava intorno al 23/24 aprile, ben prima dell’inizio della Fase Due. Parlare, ormai, di un contagio lombardo non è una bestemmia.

I NUMERI DELLA CAMPANIA

E’ di 717, con un calo di 8 rispetto a ieri, il numero di persone che in Campania sono ancora malate di covid-19. Il numero dei tamponi analizzati ieri e resi noti nel report di oggi cala vistosamente fino a toccare il dato di 1.135, quello di oggi, infatti, è il numero di tamponi analizzati in un giorno più basso dal 28 marzo. Il totale regionale è pari a 219.033.  Il rapporto del contagio è pari a 0,17; considerati i 2 nuovi contagi registrati in Campania. Questo dato positivo, però, va collegato al numero basso di tamponi che da giorni la nostra regione analizza, perché se non fai i test, mai scoprirai i contagi.

Cala di 4 unità unità il dato relativo ai ricoverati nei reparti covid-19 ordinari, che si abbassa fino a toccare quota 82. Resta intatto il numero di pazienti nei reparti terapia intensiva delle strutture della nostra regione, per un totale di 6. E’ il secondo giorno consecutivo in cui questa particolare categoria di malati covid aumenta di numero.

Scende, invece, di 4 unità il numero dei contagiati da coronavirus che si trovano in quarantena domiciliare, per un totale di 629.

Dall’inizio dell’epidemia, sono 426 i decessi, dato uguale in più rispetto al report di ieri, mentre i guariti sono 3.685 (+10). Il dato delle persone sottoposte a tampone almeno una volta nella nostra regione è pari a 109.534, +749 nel giro di 24 ore. Questa cifra è importante perché ci dimostra quanto sia mappato il virus.

IL DATO NAZIONALE

I 280 nuovi positivi di oggi e i 27.112 tamponi effettuati in un giorno portano il rapporto del contagio al 1,03%. Il dato non arrivava a toccare l’unità dal 19 maggio (1,29%). Sicuramente non un numero da leggere con piacere, ma la questione critica dei pochi tamponi analizzati in Italia nel weekend, come ogni domenica, si ripete e i 194 nuovi positivi registrati in Lombardia, provocano l’aumento del rapporto del contagio che, come detto, oggi sale rispetto allo 0,40 di ieri.

Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza, sono risultate positive 235.278 persone, con 4.263.647 tamponi analizzati. Attualmente risultano positivi e sono curati dal Servizio sanitario 34.730 (-530) pazienti. I guariti sono 166.584, cioè 747 in più rispetto a ieri. I deceduti nelle ultime 24 ore sono stati 65, un leggerissimo decremento rispetto ai 53 di ieri, dato che porta il totale delle vittime a 33.964.

Passiamo alle colonne gialle, cioè nelle varie categorie dei positivi assistiti: i ricoverati nei reparti covid ordinari sono complessivamente 4.729 (-135). Sono 4 i posti letti liberati nelle Terapie Intensive in Italia. Dunque, si attestano a 283 i malati da covid in Rianimazione.

In quarantena domiciliare si trovano 29.718 positivi, 393 in meno rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore, i casi analizzati nel nostro paese, cioè le persone sottoposte per la prima volta al tampone, sono stati 16.301, per un totale di italiani testati pari a 2.643.489. 

Degli 280 tamponi positivi rilevati oggi, come detto, 194 provengono dalla regione Lombardia. Il 69% dei nuovi positivi italiani provengono dalla Lombardia. Aggiungendo a questo dato anche il numero di nuovi positivi di Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, si arriva a 246 casi di contagio nelle 5 regioni del Nord più colpite. Parliamo del 88% di tutti i nuovi contagi avvenuti in Italia.