Vecchie e nuove camorre: uno per uno i ruoli criminali dei 4 Ligato e degli altri 5. Il cassiere era…
13 Maggio 2018 - 19:48
PIGNATARO MAGGIORE – Come ogni ordinanza che si rispetti, relativa a fatti di camorra, e alle organizzazioni articolati, il capo I o capo A declina sempre l’imputazione provvisoria più grave quella per cui sono previsti più anni di carcere: stiamo parlando per l’associazione a delinquere di stampo mafioso. Nel caso specifico, quello della riorganizzazione in grande stile del clan Ligato, sono 9 le persone indagate per questo gravissimo reato. La parte più interessante del capo I è però rappresentata dalla descrizione precisa e minuziosa, dei diversi ruoli svolti da questi 9 indagati.
E così si legge che Antonio Raffaele Ligato e Felicia Ligato erano i capi. Maria Ligato, invece, era la specialista dei gadget della ditta Flai, che venivano imposti agli imprenditori sottoposti ad estorsione, trasportati in un Doblò .
Manovalanza ma molto attiva perché erano coloro i quali andavano a riscuotere materialmente le estorsioni per Daniele Schettini, Angelo Sabino, Alina Lobova e Michele De Biase.
Particolare e sicuramente più importante era il ruolo svolto da Davide Ianuario, il quale sostanzialmente era il cassiere del clan.
Gli elementi di dettaglio sull’imputazione e sull’illustrazione di questi ruoli, li potete leggere nello stralcio di ordinanza che pubblichiamo qui in calce.