ELEZIONI REGIONALI. Campania Libera, uno dei “maschietti” è di troppo: ecco chi rimarrà a casa. Tramonta il trasbordo della Palmeri, già ai ferri corti con Zannini, da una lista all’altra. L’opzione Telese, mentre Giuliano e Coronella diventano di sinistra
27 Luglio 2020 - 13:26
Fa pensare il silenzio sornione di Nicola Caputo che magari all’ultimo istante potrebbe infilarsi lui nella lista renziana
CASERTA – Tra 6 candidati maschi uno rimarrà a piedi. Rany Pagano, ex sindaco di Casaluce, è ormai in campo da diversi mesi e la sua candidatura risulta essere blindata. Stesso discorso per i fuoriusciti dalla Lega, Gabriele Piatto e Luigi Roma. E’ stato De Luca stesso a chiudere l’intesa. Si parla anche di una chiacchierata tra il governatore, l’ex parlamentare di Alleanza Nazionale Gennaro Coronella e l’ex segretario alla giustizia Pasquale Giuliano. Due esponenti storici del centrodestra che, al pari di tanti altri, provenienti dal carro di Luigi Cesaro, detto Giggino ‘a purpetta, avendo visto che di là probabilmente si vince e di qua molto probabilmente si perde, hanno fatto il salto della quaglia.
Ciò perchè anche in quella che sarà la futura minoranza del consiglio regionale, da cui dovrebbe venir fuori il prossimo centrodestra post Cesaro, gli spazi sono tutti occupati visto che ad Aversa Zinzi
Carlo Raucci sarà sicuramente in campo in quanto sponsorizzato dall’ottimo Giovanni Cusano il quale lo ha portato da De Luca e Masturzi dove evidentemente l’ingegnere sammaritano, ma soprattutto la sua impronta identitaria professionale, si sono trovati molto a proprio agio e hanno incrociato il favore del governatore e del suo plenipotenziario per la messa a punto delle liste civiche.
Sicurissima anche la candidatura dell’ex sindaco di Arienzo Davide Guida. Il nome in bilico è quello di Roberto Cusano, sindaco di Ruviano ed evidentemente non in grado di esporre argomentazioni solide, come quelle ad esempio esposte o messe sul tavolo da Carlo Raucci. Insomma, l’indiziato numero uno ad essere tagliato nella lista di Campania Libera è proprio Roberto Cusano. Questo non potrà riciclarsi con Mastella, attorno al quale è stato per diversi anni, e il quale ha già chiuso da tempo la lista che ha fatto d’intesa con Luigi Bosco, puntando su Gianluigi Santillo e sul medico marcianisano Maria Luigia Iodice.
L’unica speranza per stare in una lista di prima fascia, visto che quelle di seconda fascia tipo Più Europa o Centro Democratico e qualcun’altra ancora non hanno alcuna possibilità di eleggere candidati, è quello di provare ad entrare in Italia Viva. Ma anche in questo caso il discorso è piuttosto problematico. La prima scelta di Nicola Caputo, infatti, sembra essere costituita dall’eccentrico e scoppiettante medico di Santa Maria a Vico, Adriano Telese, che alle elezioni regionali del 2005, nella lista dell’Udeur mastelliano, fu preceduto dal solo Nicola Ferraro.
Adriano Telese ha chiesto delle non meglio precisate garanzie e si vedrà. Tra le altre cose, sempre rimanendo alle vicende dei renziani, da qualche settimana Nicola Caputo non ha più ripetuto quello che aveva dichiarato un mesetto fa e cioè che lui sarebbe stato il regista della lista e non un candidato. Non tutti, oggi, sono sicuri del fatto che alla fine l’ex europarlamentare teverolese non si infili l’ultimo giorno, ipotecando il risultato finale e deludendo, in questo modo, le aspettative di candidati, tipo Enzo Santangelo, la Zagaria e Fecondo che oggi ritengono di potersela giocare pienamente.
Ultimo passaggio, anzi il penultimo, lo dedichiamo a Sonia Palmeri: il suo confronto con Zannini all’interno della lista De Luca presidente, è diventato sempre più duro e arcigno nelle ultime due settimane. I diretti collaboratori dei due candidati si affrontano con una certa durezza sui territori e molte paroline non certo gentili stanno venendo fuori da un lato e dall’altro.
Una quindicina di giorni fa, da Napoli, è stata sondata la disponibilità dei candidati di Campania Libera ad accogliere un eventuale spostamento della Palmeri in questa lista. Il via libera è arrivato, perchè evidentemente i vari Rany Pagano, Raucci, Guida e compagnia non ritengono l’attuale assessore al welfare della Regione Campania un competitor in grado di batterlo, diversamente da Giovanni Zannini, il cui eventuale trasbordo in Campania Libera avrebbe in pratica determinato il ritiro di quasi tutti gli altri candidati.
Sarebbe stata la stessa Palmeri a scegliere questa opzione e dunque, allo stato delle cose, questa resta pienamente in campo nella lista di De Luca, insieme al citato Zannini, all’ex sindaco di Casagiove Roberto Corsale, all’aversana Federica Turco, al maddalonese Giuseppe Razzano, probabilmente al liternese Orlando Zaccariello, “re carnevale” della omonima rassegna che si tiene ogni anno nel suo comune e a cui la Palmeri ha partecipato direttamente l’ultima volta, certificando in pratica che il lautissimo finanziamento arrivato dalla Regione è stata opera sua.
In conclusione, tornando per un attimo a Campania Libera, l’unica candidatura sicura al femminile è quella dell’ex assessora comunale di Castel Volturno Anastasia Petrella. Le altre due dipendono dagli incastri territoriali. Una potrebbe arrivare del medio Volturno qualora dovesse saltare definitivamente il nome di Roberto Cusano.