UFFICIALE: Sandra Mastella lascia Forza Italia che le aveva letteralmente regalato il seggio al Senato, fregando Lotito. Onestamente, non ci ricordiamo più quante volte hanno cambiato partito
29 Luglio 2020 - 13:31
In calce al nostro articolo, il dispaccio di agenzia che ufficializza il passaggio al gruppo misto della ex presidente del consiglio regionale
CASERTA – (g.g.) Ci arrendiamo. Anche il sottoscritto che conosce Clemente Mastella seppur in maniera eccessivamente stretta, che conosce alcune stanze della sua ormai storica villa di Ceppaloni, quelle della sua ugualmente antica residenza di Benevento, in zona “edil ville” Pacevecchia, deve arrendersi. Eppure soprattutto negli anni bellissimi in cui ho svolto la mia professione in terra sannita, ho raccontato Mastella rivendicando la libertà di poterlo fare, parlandone bene quando ritenevo fosse giusto, parlandone male quando nessuno osava. Naturalmente non me ne incolse bene.
Mai e poi mai, invece, chi scrive, nel suo piccolo di allora, si offrì per lavorare alla sua corte come invece hanno fatto tantissimi sedicenti colleghi.
Insomma, ritengo di essere un osservatore qualificato, uno che potrebbe anche arrischiarsi, se avesse tempo da perdere, nella composizione di una biografia di famiglia, dalla piscina ceppalonese a forma di cozza in giù. Nonostante questo, oggi, non siamo in grado di stabilire un numero preciso per informare i nostri lettori sul numero di volte che Clemente Mastella e sua moglie hanno cambiato partito e schieramento, dal 1994 in poi, cioè dal momento in cui, non riuscendo a conquistare il controllo dell’allora partito popolare, autore del primo tentativo, abortito come tutti gli altri, di formazione di un terzo polo, fondarono il CCD e avendo fiutato la vittoria di Berlusconi si candidarono con lui, utilizzando, badate bene, Pierferdi lo fece senz’altro, ma pure Mastella ci sembra, il simbolo di Forza Italia per garantirsi un’elezione sicura che non dipendesse dagli esiti del collegio maggioritario, all’interno dei quali al CCD, grazie alle candidature bloccate in Forza Italia dei due leader nella lista bloccata del proporzionale, potettero anche consentirsi il lusso di camminare con candidati autonomi dunque non alleati con quello che al nord si chiamava Polo delle Libertà che comprendeva Forza Italia e la Lega Nord di Bossi e al sud, asimmetricamente, non esistendo un consenso a favore della Lega, Polo del buon governo, nel quale Forza Italia si alleava ad un Msi che proprio in quel periodo, grazie alla cosiddetta svolta di Fiuggi, si trasformava in Alleanza Nazionale.
Da allora in poi, con Cossiga, con D’Alema, nel centrosinistra, di nuovo con Berlusconi e poi con Prodi da ministro. E ancora Sandra presidente del consiglio regionale con Bassolino e anche grazie ai voti di Nicola Ferraro, poi ancora con Berlusconi, poi ancora col centrosinistra, poi candidato sindaco di Benevento con Forza Italia, ora con De Luca col conseguente abbandono da parte di Sandra Mastella del gruppo degli Azzurri a Palazzo Madama e contestuale ingresso nel gruppo misto.
Giusto per dire, a Sandra Mastella, alle ultime elezioni politiche, Berlusconi ha garantito un’elezione sicura come capolista bloccata, sacrificando anche le prospettive del presidente della Lazio Claudio Lotito. Il Cavaliere avrà avuto le sue ragioni, il sottoscritto, con il massimo rispetto dei coniugi Mastella, a cui vanno anche riconosciute delle cose, non candiderebbe nessuno dei due quando di mezzo c’è una elezione bloccata, certa, cioè gestita da un partito che ineluttabilmente, come ha dimostrato la storia di questi 26 anni, è destinato ad essere tradita.
Insomma, il sottoscritto che, ripeto, è stato costretto ad operare una sintesi dei salti della quaglia, perchè veramente non riesco a ricordarli nel dettaglio tutti, non si stupisce affatto di quello che stamattina è stato ufficializzato, come si può leggere da questa nota di agenzia che pubblichiamo integralmente in calce.
Nulla di nuovo sotto il cielo.
QUI SOTTO IL COMUNICATO STAMPA
“Signora Presidente, la prego di prendere atto che, da questo momento, lascio il Gruppo di Forza Italia e chiedo di entrare nel Gruppo Misto“. Lo scrive la senatrice di Fi Sandra Lonardo in una lettera inviata alla presidente del Senato Casellati. “La guida salviniana – si legge ancora – che si è imposta negli ultimi tempi in questa coalizione è l’esatto contrario del mio stile, del mio modo di pensare, della mia tradizione culturale e politica. Ho provato a resistere fino a quando ho potuto ma, non condividendo più la strategia politica, che determinava soltanto una forma di contrapposizione meramente ideologica, e nonostante le affettuose premure di colleghi, con i quali ho lavorato in sintonia, che stimo e che lascio malvolentieri, ho deciso di fare questa mia scelta di rinnovata vita politica”.