MARCIANISE. La Cassazione ha respinto il ricorso sull’omicidio di Angela Gentile. Per Maria Buttone si prospetta una lunga carcerazione
15 Ottobre 2020 - 12:47
MARCIANISE – Deve abbandonare, almeno per il momento e probabilmente per diverso tempo ancora, la speranza di essere scarcerata Maria Buttone. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato, nella giornata di ieri, il ricorso presentato dagli avvocati della donna che, ricordiamo per chi non segue abitualmente le cronache di camorra, è la moglie di Domenico Belforte, capo dell’omonimo clan, anche lui in carcere e in regime di 41bis.
La Buttone è stata arrestata qualche mese fa per effetto del ripristino della custodia cautelare a cui era stata sottoposta per altri reati. La moglie di Mimì Mazzacane, difesa dall’avvocato Massimo Trigari, rientrò in carcere in quanta ritenuta responsabile dell’omicidio di Angela Gentile, l’amante del marito, in una storia pruriginosa, finita in tragedia e con un omicidio di cui Domenico Belforte, allo scopo di proteggere sua moglie, si è dichiarato responsabile, seppur collegandolo ad una modalità colposa.