Restina: “Vi racconto tutto sullo Zagaria imprenditore”. I NOMI di chi mandava i pizzini al boss
19 Maggio 2018 - 14:01
CASAL DI PRINCIPE – Abbiamo sempre ritenuto, da conoscitori della storia del clan dei Casalesi, acquisita dalla lettura e dal commento di decine di migliaia di pagine di atti giudiziari, che Generoso Restina sia uno dei narratori più autentici ed interessanti della vita e delle opere e, per qualche verso, dell’anima del boss Michele Zagaria.
Per questo motivo, abbiamo estrapolato dall’ordinanza collegata al provvedimento cautelare nei confronti di Nicola Inquieto, un paio di stralci delle dichiarazioni che Restina, per diverso tempo primo custode della latitanza del boss più ricercato del mondo, ha reso all’autorià inquirente, costituita dalla Dda di Napoli.
Come potrete leggere di seguito, Restina a differenza di altri pentiti riesce ad entrare in maniera più approfondita nella rievocazione, più che dei fatti, delle modalità attraverso cui Zagaria svolgeva in pieno la sua attività di camorrista e imprenditore.
Se il secondo mestiere era, indubbiamente, conseguenza del primo, ciò non vuol dire, e nel caso specifico non vuol dire affatto, che l’imprenditore Michele Zagaria non riuscì a superare, per capacità e attitudine, il Michele Zagaria camorrista.
Per quanto riguarda la metodologia, la racconta bene Restina nella prima parte dello stralcio, mentre nella seconda ci sono nomi e cognomi interessanti (non sempre gli stessi) di coloro che spedivano e ricevevano pizzini dal boss.
Restina era uno curioso che spesso, dice lui quando aveva tempo, con pazienza certosina toglieva le spillette, leggeva e poi richiudeva.