CASERTA. Attenzione presidente Teresa Natale: nella 167 girano pacchi della vostra associazione portati in qualche casa da emissari di politici

24 Novembre 2020 - 13:00

Facciamoci il segno della croce all’inizio della campagna elettorale, anche perchè dopo che una sola inchiesta ha affrontato il problema del voto di scambio, colpendo evidentemente un anello debole ed indifeso del sistema, saremo ancora più intransigenti nel controllare ogni tipo di fenomeno soprattutto quando vedrà protagonisti quelli che si atteggiano a verginelli perpetui

 

CASERTA(g.g.) Negli ultimi giorni, abbiamo ricevuto alcune segnalazioni su presunti comportamenti non limpidissimi che si starebbero verificando dalle parti della sede del comitato di Caserta della Croce Rossa italiana. Naturalmente, questi spunti polemici riguardano la gestione dei tanti beni di necessità che alla Croce Rossa, come del resto anche a molte altre agenzie dell’assistenza sociale e della Protezione Civile sono arrivati in dono da cittadini, da imprese e da altri benefattori.

Soprattutto una lettera ci ha colpiti. L’avremmo pubblicata volentieri nella sua versione integrale. Non l’abbiamo fatto perchè contiene delle valutazioni deduttive sul comportamento di alcune persone che hanno a che fare con la dirigenza della Croce Rossa di Caserta. Deduttive e dunque indimostrate, al di la della buona fed,e che non mettiamo in discussione, di chi quella lettera molto circostanziata ha scritto ma che avremmo valutato in maniera ancora più elogiativa se avesse contenuto una firma autentica di riconoscimento.

In quel caso, non avremmo avuto problemi ad invitare la presidente del comitato casertano della Croce Rossa Teresa Natale, ad esprimere il proprio punto di vista, la sua versione, su alcune vicende che in caso di pubblicazione integrale della lettera-denuncia sarebbero state declinate in ogni loro dettaglio, verificatesi, secondo questo nostro lettore o lettrice, nelle ultime settimane, a partire dalla presunta distribuzione, operata da una persona che non indossava la divisa della Croce Rossa, di diversi pacchi alimentari e anche non alimentari, marcati Cri-Comitato di Caserta, in una zona precisa di Caserta, cioè all’interno della 167 in zona Parco Cerasole.

Sicuramente la Natale avrebbe potuto esplicitare la tesi della Croce Rossa, smentendo seccamente o precisando articolatamente.

Il momento è delicato. E le voci sull’accesso a questi pacchi da parte di persone che non versano affatto in condizioni economiche disagiate, crescono giorno dopo giorno, così come crescono anche le associazioni tra attività come quelle svolte da chi consegna, probabilmente in maniera anonima i pacchi e le ragioni di qualche politico casertano il quale, non certo con i soldi suoi, il che rappresenterebbe comunque una forma di voto di scambio, bensì utilizzando i doni di associazioni di volontariato, ritiene di puntellare le proprie posizioni in vista della campagna elettorale per le elezioni comunali, sostituendo con una sua potestà, che non sta nè in cielo nè in terra, quella di coloro i quali, da dirigenti di queste associazioni, dovrebbero assumersi la piena responsabilità di decidere, ovviamente mettendo per iscritto le motivazioni di ognuna di queste scelte, a chi veramente tocca l’aiuto alimentare.

Siamo sicuri che al di la delle passioni politiche che sono legittime e collocano la presidente Natale vicina all’attuale sindaco Carlo Marino, la predetta saprà trovare il modo per distaccare la passione politica dall’esercizio di una carica all’interno di un’istituzione importantissima, celeberrima, di portata internazionale, anzi addirittura universale, qual è la Croce Rossa che ha nella sua storia, perchè di vera Storia con la esse maiuscola si tratta, nella sua credibilità e nella credibilità che da questa discende, la sua unica, ma inestimabile ricchezza.