LE FOTO CASERTA. Carlo Marino fa passare per grande conquista le normali segnalazioni turistiche. Ma ci sono errori gravi che non stupiscono

19 Dicembre 2020 - 17:34

Leggiamo decine di post manco se fosse stata costruita una seconda reggia. Ma la notizia, oltre a quella degli errori, è che in 5 anni non è comparso alcun cartello E ORA SI VEDONO SOLO PERCHE’ CI SONO LE ELEZIONI

CASERTA (pm) – Da qualche giorno sono apparsi in città i cartelloni informativi che vi mostriamo in foto. Vorrebbero pubblicizzare le attrazioni artistico-architettoniche del capoluogo. Ma la prima cosa a cui viene fatto di pensare a chi è del posto e sa come stanno le cose, è al più classico fumo senza arrosto, considerando l’assenza totale dell’amministrazione comunale proprio nella materia del turismo.

Ma questo sarebbe il meno. Perché i redattori delle relative indicazioni stradali sono incorsi in alcuni errori madornali, di ignoranza sesquipedale.

Vediamo. Per indicare la chiesa di Sant’Agostino, come bene culturale, hanno impiegato il termine parrocchia, il quale invece designa propriamente una circoscrizione territoriale ecclesiastica, ente giuridicamente e civilmente riconosciuto, che nello specifico è la parrocchia di San Sebastiano.

Lo stesso avviene per tutte le altre chiese cittadine. E stesso discorso si potrebbe fare per il termine cattedrale utilizzato per la chiesa di S. Michele Arcangelo, che a rigore non è del tutto corretto.

Ma è inutile stare a sottilizzare. Qui viene solo da chiedersi – retoricamente, è ovvio, perché fattualmente conosciamo i nostri polli – come è possibile?

Auguriamoci che si provveda subito alle correzioni, magari dietro consulenze qualificate della diocesi, ma a spese dei responsabili.

O si vuole persistere nella cantonata per i prossimi vent’anni, come accade per la targa che ricorda in maniera errata la nascita di Ernesto Rossi ?