CASERTA, la TRAGEDIA SFIORATA di Parco Cerasole. Una mamma e due figli potevano morire. Il comune, sempre informato dai vigili del fuoco del pericolo di quegli alberi, non ha mai fatto niente di utile
29 Dicembre 2020 - 10:07

Ogni volta che i vigili del fuoco sono intervenuti hanno dovuto necessariamente stendere un rapporto e trasmetterlo al comune. Ma si sa che nel palazzo pensano ad altro, ad “apparare” le gare, a vedere come rendere la vita facile alla Publiservizi e potremmo scrivere per ore
CASERTA – La questione va affrontata in maniera asciutta, in modo da tenere deste attenzione e concentrazione di chi legge.
Torniamo un attimo sulla tragedia sfiorata, ma sul serio, ieri sera in Parco Cerasole, dove solo per pochi centimetri, dato che l’albero crollato ha distrutto il vano motore e non si è abbattuto sulla zona dell’abitacolo, uccidendo a quel punto sicuramente la mamma e i suoi due figli di passaggio.
Solamente noi, negli ultimi anni, abbiamo contato 4 o 5 interventi dei vigili del fuoco su segnalazioni di residenti che li allertavano per la pericolosità di quegli alberi che si trovano a un passo da una delle vergogne storiche della città di Caserta, il famoso buco rimasto tale per decenni come monumento all’incapacità e all’inefficienza dei governanti.
Ora noi conosciamo abbastanza le procedure per affermare che è letteralmente impossibile che i vigili del fuoco non abbiano formalizzato volta per volta al comune di Caserta, il pericolo imminente di quegli alberi, consigliandone l’abbattimento o una radicale messa in sicurezza.
Nonostante ciò, il comune, l’ufficio tecnico, che sudano le 7 camicie ogni giorno per “apparare” gare d’appalto e e affidamenti di incarichi, se ne sono letteralmente fregati. Gli alberi sono rimasti lì, a volte circondati da inutili strisce di plastica, tipo transenne e ieri sera per poco non ci sono scappati i morti. Per poco una famiglia casertana non è stata distrutta.
A nostro avviso, ci sarebbero tutti gli elementi per verificare, magari chiedendo ai vigli del fuoco i documenti da loro redatti, se si possa ravvisare nel comportamento del comune di Caserta un reato evidente che dal rango di reato minore si sarebbe potuto trasformare in omicidio plurimo colposo.