Ducati presenta la nuova Desmosedici GP21, la moto per la MotoGP 2021
24 Febbraio 2021 - 10:47
Attraverso un evento virtuale, la Ducati ha svelato la moto che correrà nel Campionato del mondo MotoGP 2021 con in sella i due piloti ufficiali Jack Miller e Francesco Bagnaia. L’attesa era tanta per una moto che avrà il non facile compito di difendere il titolo costruttori, conquistato l’anno scorso dalla Desmosedici GP20. Ma la nuova arrivata è comunque la favorita nei pronostici per le scommesse MotoGP secondo i bookmaker, dato che le moto di quest’anno sono da regolamento un’evoluzione dei progetti dell’anno scorso.
Le moto della scuderia di Borgo Panigale hanno una livrea rinnovata in cui al tradizionale rosso si abbina il nero del title sponsor. In seguito ad un nuovo accordo di sponsorizzazione, infatti, la multinazionale dell’elettronica Lenovo ha aumentato il proprio impegno sostituendo il precedente sponsor Mission Winnow.
Le novità riguardano anche i piloti, che in occasione della presentazione hanno debuttato con i colori del team. Da quando è in MotoGP, la Ducati non li aveva mai cambiati entrambi in una stagione e, in più, si tratta di due giovani, anche se già con una certa esperienza nella classe regina, in particolare “Jackass” Miller.
Le caratteristiche della Desmosedici GP21
Come accennato, le direttive tecniche della MotoGP prevedono che le moto 2021 siano un’evoluzione di quelle che hanno corso nella stagione 2020, al fine di limitare lo sviluppo dei nuovi progetti e ridurre al minimo i costi per i costruttori. Il motivo è legato alla pandemia da Covid-19,
Progettato per essere più potente pur con il “congelamento” dei motori imposto dal regolamento, il propulsore della nuova Ducati è il conosciuto quattro tempi V4 a 90 gradi raffreddato a liquido con distribuzione desmodromica (cioè con il controllo della corsa di chiusura delle valvole della miscela) come da tradizione Ducati. Il motore, con quattro valvole per cilindro, ha una cilindrata di 1000 cc con potenza massima dichiarata oltre i 250 CV, ma probabilmente molto vicina ai 300 CV.
A gestire tutta questa potenza ci pensa la trasmissione Seamless Transmission di Ducati, mentre la frenata è affidata ad un impianto Brembo con doppio disco in carbonio da 340mm e pinze a 4 pistoncini all’anteriore e disco singolo in acciaio con pinza a due pistoncini al posteriore. L’alimentazione è a iniezione elettronica indiretta, con 4 corpi farfallati e doppio sistema Ride By Wire, mentre lo scarico è come sempre Akrapovic. Grazie anche al peso a secco contenuto in 157 kg, la velocità massima raggiungibile dal nuovo bolide italiano è di oltre 350 km/h.
Le differenze con la moto dello scorso anno
Tra i punti di forza della nuova moto dovrebbe confermarsi la velocità, dal momento che in casa Ducati lo sviluppo della nuova moto si è concentrato soprattutto sull’aerodinamica, per migliorare ulteriormente le doti velocistiche della GP20, che già era la moto più veloce del campionato.
Il telaio doppio trave in lega di alluminio è diverso rispetto a quello dell’anno scorso ed è pensato per migliorare la ciclistica, che è considerata il tallone d’Achille della Ducati. Tra le differenze con la moto 2020 ci sono anche il nuovo cupolino, appendici aerodinamiche di nuovo disegno e un codone più filante.
Riuscirà la Desmosedici GP21 a confermarsi la moto campione del mondo anche quest’anno? Di sicuro le concorrenti non sono rimaste a guardare e in questi mesi di sviluppo hanno cercato di alzare l’asticella delle prestazioni per dare del filo da torcere proprio alla Ducati. Tra le rivali più temibili c’è sicuramente la Honda con la nuova RC213V, che promette novità importanti a livello di scarico, telaio e forcellone.
Pur non potendo intervenire molto sul motore, i tecnici giapponesi si sono concentrati sulle altre aree della moto con l’intenzione di migliorare la velocità di punta si rettilinei per colmare il gap attuale proprio con Ducati. L’inedito telaio cerca di ottenere una maggiore flessibilità laterale in curva e il miglior adattamento alle gomme Michelin.
Per la nuova Ducati quello che sta per iniziare si annuncia un campionato molto competitivo in cui dovrà cercare di non sentire troppo il peso del titolo di campione del mondo in carica. Per vedere se il lavoro svolto dai tecnici di Borgo Panigale avrà dato i sui frutti non ci resta che aspettare l’inizio della stagione con il Gran Premio del Qatar il 28 marzo.