MALTEMPO A CASERTA, UNA VERGOGNA Tanta pioggia, ma non è stato il diluvio universale. Ecco le conseguenze della disamministrazione del territorio

18 Settembre 2021 - 11:39

Sindaco, assessori, dirigenti e tecnici del Comune impegnati a fare cosa? Caditoie mai pulite, rete fognaria non manutenuta e quando arriva il nubifragio accade ciò che è accaduto ieri

 

 

 

CASERTA (rita sparago) Tanta acqua, è vero. Millimetri e millimetri di pioggia come non se, in un sol botto, dovesse venir giù dal cielo quello che in tutti questi mesi non è venuto giù. Ma non è stato il diluvio universale. Eventi meteorologici del genere sono divenuti negli anni sempre più frequenti e, per tale ragione, maggiore attenzione e prevenzione da parte degli enti locali sarebbe stata auspicabile. Purtroppo così non è e ad ogni nubifragio bisogna contare i danni. Le caditoie mai pulite nel corso dell’estate, una rete fognaria che non viene manutenuta, la realizzazione di manti stradali che appena pochi giorni dopo la chiusura dei cantieri crollano sotto il peso delle auto, alberi rinsecchiti che appaiono come scheletri in una città a cui di bello è rimasto davvero poco. Vanvitelli rabbrividerebbe nel vedere la sua Reggia circondata da tanto squallore. Le immagini che ieri sera abbiamo pubblicato sono le istantanee di una situazione di emergenza dovuta al maltempo, foto e video che, ogni qualvolta piove un po’ di più, si rincorrono nella rete.

La vergogna vera sta nella disamministrazione del territorio. Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Mondragone: perché sindaci, assessori, dirigenti, tecnici comunali non pensano alla cura del territorio? I soldi sono pochi? Eppure incarichi e consulenze clientelari non mancano. E’ dalle piccole cose che si nota il disamore per la propria terra. Ma che ci vuole a pulire le caditoie? Ma quanti soldi servono per farlo? Vogliamo fare una colletta tra i cittadini affinché ciò avvenga come se non bastassero tasse, imposte e balzelli vari che vengono versati in pratica quotidianamente al Comune, alla Regione, allo Stato? E’ vergognoso.

I candidati sindaco, al posto del libro dei sogni che ogni cinque anni ci propinano (con un Macrico che è sempre lì nell’abbandono, un Policlinico a cui servono ancora 100 milioni di euro per essere terminato ed una volta terminato che si fa? funzionerà con le cave a pochi passi per le quali la Regione continua a prorogare le attività estrattive fingendo che si tratti di riqualificazione ambientale?).

Allora i sette aspiranti sindaco di Caserta, così come i tre che si contendono la poltrona di primo cittadino a Santa Maria Capua Vetere, la smettessero di parlare di grandi opere e progetti di cui si parla da oltre un ventennio. O, per meglio dire, prima di affrontare tali importanti temi, dicessero ai loro elettori cosa si farà per la città a partire dal basso: quali interventi per la rete fognaria? quando e quante volte in un anno gli operai ripuliranno le caditoie? cosa faranno per mettere in sicurezza le zone collinari a rischio frana? entro quanto tempo le voragini che si creano lungo le strade verranno riparate con un asfalto che non sia la schifezza attuale?

Partite dal basso, cari candidati, e poi potrete parlare di Macrico e Policlinico di cui alcuni di voi, siamo certi, sanno poco o nulla.