L’INCENDIO ASI alla Frigo Caserta-Mondo Freddo di Paolo Salzillo. Nell’estate 2019 l’operazione di salvataggio targata avvocato D’Angiolella, tra vecchio e nuovo Prg

9 Novembre 2021 - 12:52

Avendo incrociato stamattina un nome noto a chi come noi si occupa da anni delle vicende, non sempre rettilinee, che connotano la vita del comparto Asi di Aversa nord, siamo andati un pò indietro nel tempo ripescando una delle tante vicende collegate al nuovo Piano regolatore generale di cui pensavamo e pensiamo tutto il male del mondo, un male che eventualmente i nostri lettori possono leggere utilizzando la nostra ricerca interna o i motori esterni, tipo Google

 

GRICIGNANO D’AVERSA Frigo Caserta-Mondo Freddo ha subito, stamattina, un grave incendio delle sue strutture che insistono nel perimetro del comune di Gricignano, all’interno dell’area Asi del cosiddetto comparto di Aversa nord. Noi che tanto ci siamo occupati delle vicende relative a questa particolare area industriale, abbiamo incrociato, attraverso questo fatto di cronaca, una vecchia conoscenza. Era il giorno 26 luglio dell’anno 2019. A Caserta era festa patronale, ma noi ce ne guardavamo e ce ne guardiamo bene di far festa per una ricorrenza relativa ad una città capoluogo dei cui residenti, del loro modo di vivere e di agire, non condividiamo pressochè nulla e non mandandoglielo certo a dire.

Per cui scrivemmo uno dei nostri articoli impegnativi, basati cioè sull’approfondimento di una materia ostica, com’è indubbiamente quella della legislazione urbanistica. L’argomento era il seguente: il nuovo Piano regolatore dell’Asi relativo al comparto industriale di Aversa nord che racchiude aree, destinate (?) alla produzione di beni e servizi, ricadenti nel perimetro dei comuni di Gricignano, di Teverola e di Carinaro. In pratica una sorta di triangolo industriale in salsa aversana con una definizione che abbiamo sempre esposto in maniera più ironica che fattuale, ispirandoci a quella classica e storica riguardante il mega sviluppo dei settori secondario e terziario, partito a cavallo del diciannovesimo e ventesimo secolo nel Nord Ovest con Torino, Genova e Milano, vertici di una crescita impetuosa del Pil e dei livelli di vita di questi territori.

Quel piano regolatore finì a suo tempo, anche sotto la lente d’ingrandimento della Procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, competente per territorio, perchè la sede centrale dell’Asi è insediata a Caserta, non lontana da quella località Ponteselice, dove sarà costruito l’ormai famoso e famigerato biodigestore.

Più di qualche persona fu ascoltata. Poi, evidentemente, la vicenda giudiziaria sfumò, così com’è successo per tante altre, riguardanti il mondo delle pubbliche amministrazioni dirette o derivate e della gestione del pubblico danaro.

Di quel Piano regolatore pensavamo e pensiamo tutto il male del mondo. Ma, per carità, è un nostro punto di vista, peraltro sempre argomentato, documentato e soprattutto suffragati dall’ampia profusione di allegati esplicativi, in tanti altri articoli che adesso sarebbe lungo ricordare. Un mese fa, cioè a più di due anni dall’adozione, con voto del consiglio generale dell’Asi, del nuovo Prg, questo è stato definitivamente approvato, diventando esecutivo a tutti gli effetti. Quel 26 luglio del 2019 raccontammo una delle tante storie connesse al Prg nel quale si annida molto del rapporto (come lo vogliamo chiamare, improprio?) tra governance politica del consorzio intercomunale delle aree di sviluppo immobiliare…pardon, industriale della provincia di Caserta e una certa imprenditoria o presunta tale, che ha fatto, di queste aree, una sorta di proprietà privata.

La storia riguardava proprio Frigo Caserta e il suo legale rappresentante Paolo Salzillo. Prendemmo spunto dalla notizia dell’affidamento, da parte dell’Asi, all’immancabile avvocato casertano Luigi D’Angiolella, di un incarico per la produzione di un parere pro veritate (?) finalizzato a verificare se esistessero o meno le condizioni per il rilascio del nulla osta del permesso a costruire alla Frigo Caserta relativamente a un progetto da questa presentato per l’allargamento degli spazi di produzione (soprattutto logistica e distribuzione su larga scala di prodotti congelati e surgelati) in terreni che Salzillo aveva acquistato prima dell’adozione del nuovo Piano regolatore.

Essendo i fronti Asi tantissimi, non riuscimmo ad occuparci ancora di questa vicenda definendone l’epilogo. Stamattina, questo incendio ha fatto in modo da risvegliare la nostra memoria. Abbiamo domandato in giro e abbiamo appreso, primo, che il Prg, come scritto prima, è stato approvato definitivamente circa un mese fa, e secondo, che il permesso a costruire alla Frigo Caserta fu dato, perchè evidentemente l’avvocato D’Angiolella, di gran lunga il più incaricato dagli enti pubblici di sottogoverno casertano, Asi ma soprattutto dal consorzio idrico, il che è tutto dire, trovò la soluzione.

Tecnicamente non ne conosciamo il contenuto. Per colmare questa lacuna, occorrerebbe leggere il testo di quel permesso a costruire che fu dato nell’età di mezzo, nel tempo intercorso tra l’adozione del Piano regolatore generale e dunque sulla carta dal momento in cui entrano in campo le norme più restrittive in termini di edificazione di volumetrie, e quello in cui, con l’approvazione definitiva, il nuovo Prg regola complessivamente le attività e i nuovi insediamenti dell’area, così come questi sono graditi agli imprenditori di cui scrivevamo prima e che dettano legge in quel particolare territorio.

Il terreno acquistato da Paolo Salzillo e dalla Frigo Caserta era libero da ogni nodo, da ogni problema, nella configurazione del vecchio Piano regolatore, mentre con il nuovo, parte dell’investimento realizzato al momento dell’acquisto del terreno stesso, sarebbe stato vanificato dall’impossibilità di realizzare le stesse opere, le stesse volumetrie, alla luce della nuova impalcatura normativa, frutto del nuovo Prg.

In questo articolo abbiamo voluto solamente mettere a disposizione dei nostri lettori un ricordo relativo ad un’azienda che stamattina ha subito un incendio molto grave, di cui cercheremo di capire fino in fondo la matrice, già dalle prossime ore.

Cercare nell’albo pretorio dell’Asi, il testo integrale del permesso a costruire, sostanzialmente in deroga, attribuito a Frigo Caserta, è letteralmente impossibile. Più facile fu, per Indiana Jones, trovare, una quarantina di anni fa, nel primo film della celeberrima saga, l’arca dell’alleanza. Poi magari se proprio il fatto dovesse diventare importante, ci impegneremo un pò di più anche se la blindatura Asi-D’Angiolella renderebbe complicato il ritrovamento, non avendo mai posseduto noi, buon per loro, poteri di polizia giudiziaria.