S.MARIA C.V. Sono 6 i positivi tra gli operatori ecologici. La Dhi: “Già sostituiti, nessun pericolo per la raccolta dei rifiuti in città”

29 Dicembre 2021 - 12:15

Qualche sindacato sta cercando di drammatizzare una situazione che per l’azienda è invece sotto controllo anche per quel che riguarda i tracciamenti su eventuali contatti avuti da altri dipendenti con chi è risultato positivo. Per quanto riguarda quelli che hanno avuto la terza dose, oggi dovrebbero arrivare novità sul periodo di quarantena

 

SANTA MARIA CAPUA VETERE – E’ stata la Dhi a farsi viva per precisare i termini di una notizia, circolata in mattinata e alimentata, probabilmente per fini strumentali, da qualche sindacato: il servizio di raccolta dei rifiuti della città di Santa Maria non è in discussione e non è in pericolo. La Dhi fa sapere che i 6 dipendenti risultati positivi al covid sono stati già sostituiti da altrettante unità immesse in servizio previa regolare tampone.

Inoltre, per quel che riguarda i tracciamenti, la Dhi dichiara di essere in piena attività, in stretto contatto con l’Asl di Caserta per ricostruire la filiera dei contatti, in modo da ottemperare agli obblighi di quarantena quando ne ricorrono le condizioni.

Evidentemente, anche per quei dipendenti che dovranno assentarsi per un adeguato periodo di isolamento domiciliare in quanto venuti a contatto con positivi, si procederà, al momento opportuno, al rimpiazzo.

Ricordiamo che proprio oggi 29 dicembre si riunirà a Roma il Comitato tecnico scientifico, che lavora a stretto contatto di gomito con il ministero della Salute e più in generale con l’intero governo. All’ordine del giorno, la decisione sulle regole della quarantena riguardanti coloro i quali si sono sottoposti alla terza dose oppure alla seconda dose qualora abbiano ricevuto come prima dose quella di Johnson & Johnson. Ricordiamo che al momento chi ha avuto contatti con positivi deve comunque osservare 7 giorni di isolamento domiciliare, leggasi quarantena.

Allo studio del comitato tecnico scientifico c’è l’idea di ridurre significativamente questo spazio temporale per chi si è sottoposto, per l’appunto alla terza dose o alla seconda dose post Johnson & Johnson. Al riguardo ci sono paesi che ormai stanno seriamente pensando di esentare chi ha fatto la terza dose da ogni forma di isolamento domiciliare, da ogni forma di quarantena. In Italia probabilmente non sarà così, ma dalla riunione di oggi del Cts potrebbe venir fuori il via libera affinchè il governo, già a partire dal 3 gennaio o al limite dal 10 gennaio, riduca il periodo di quarantena e quindi l’impatto sulla vita sociale ed economica dei milioni di tracciamenti che si stanno associando al numero enorme di positivi registrati in questi giorni.

L’ipotesi che si fa è quella di uno spazio temporale dai 3 a massimo 5 giorni, dunque la metà o addirittura meno della metà rispetto alla settimana piena prevista oggi. Naturalmente, ripetiamo, questo solo per chi si è sottoposto alla terza dose o alla seconda post Johnson & Johnson.