LE FOTO. MARCIANISE Hai capito il consigliere Colella! Il suo amico Dante Salzillo pappa e ciccia con Velardi e sui lavori dei “grandi assi”…

17 Gennaio 2022 - 10:05

Ormai è una presenza costante negli uffici municipali. Nei giorni scorsi insieme al primo cittadino è stato visto proprio nell’area in cui dovranno essere svolti i lavori dall’impresa di Casal di Principe che se li è aggiudicati. La cena al ristorante Taste e la discussione animata con l’assessore Francesco Tartaglione

 

MARCIANISE (g.g.) – Giandomenico Colella è un consigliere comunale di Marcianise e fa parte dell’ormai sempre più sparuta pattuglia di quelli che ritengono il sindaco Antonello Velardi una sorta di guru, una soluzione taumaturgica per i problemi della città. Un entusiasmo che, qualche volta, si manifesta anche a tavola, dove, di solito, si riuniscono quelli che si stanno simpatici. Affermiamo ciò perché, proprio nel profilo Facebook di Giandomenico Colella, abbiamo avvistato una fotografia che immortala un allegro convivio, avvenuto probabilmente qualche mese fa, visto l’abbigliamento dei commensali, all’interno del rinomato ristorante di Marcianise “Taste”.

Come si suol dire, se ci dobbiamo far passare lo sfizio facciamocelo passare bene, visto che questo è un ristorante, lo sappiamo per esperienza diretta, in cui arrivare a 100 € a persona è tutt’altro che complicato, e anche con 200 € mangi bene e paghi la reputazione che, legittimamente, questo locale di buona gastronomia marinara ritiene di avere. Tenendo conto che attorno a quel tavolo c’erano il sindaco Velardi, il già citato consigliere comunale Giandomenico Colella, un imprenditore in ascesa (chissà perché attorno alle tavole con i politici gli imprenditori non mancano mai) Dante Salzillo, e un tal Saverio delli Curti, insomma quattro persone che mangiano bene, l’idea di un conto superiore agli 800 € non è ipotesi azzardata.

Pare che questo gruppo sia molto assortito e molto coeso negli ultimi tempi. Ora, è vero che ormai le stanze del comune di Marcianise sono diventate una sorta di porto di mare frequentato da personaggi di ogni genere (a proposito, quel Salvatore Zinzi, già dirigente delle finanze, ora in pensione, per quale motivo sta sempre lì e partecipa pure a qualche riunione? Poi faremo i conti), ma è anche vero che Dante Salzillo è uno dei più quotati, dei più presenti in cima alla hit parade dell’intrattenimento, nel senso “do’ ‘ntrattien’” non si sa a che titolo, tra le stanze del sindaco Velardi è sempre in scorta al consigliere Giandomenico Colella che, evidentemente, lo utilizza come suo consulente personale.

Chi conosce bene, però, la storia recente delle amministrazioni di Antonello Velardi, sa bene che ciò che capita sotto al comune è, sovente, più importante di quello che succede all’interno dello stesso. Ricordate il concorso di Spasiano con l’allora vicesindaca Angela Letizia, oggi presidente del consiglio comunale, a parlare fitto fitto nel cortile con un personaggio non meglio identificato, ma che poi noi identificammo? Questa abitudine si perpetua e, a quanto pare, si è anche consolidata. Non raramente, negli ultimi giorni, sono stati, al riguardo, avvistati il sindaco Velardi e Dante Salzillo a passeggiare come fanno i monaci nei chiostri dei loro conventi. Parlando, cioè, zitti zitti, in maniera che nessuno possa ascoltare le preghiere e le comuni riflessioni spirituali. Succede, però, che in talune circostanze, irrompa qualche simpatico, perché il soggetto in questione ci ispira realmente simpatia, “scassambrella”. Così è successo nel corso dell’ultima settimana quando, ad interrompere la contemplazione spirituale comune del sindaco Velardi e dell’imprenditore Dante Salzillo, è arrivato l’assessore Francesco Tartaglione che, probabilmente, volendo sapere, origliando un po’, di cosa stessero parlando il sindaco e l’imprenditore, si è buscato un solenne cazziatone. In verità, questa scena, ha consumato la sua parte più vivace al di fuori del perimetro interno del palazzo comunale. I tre, infatti, sono stati visti parlare molto animatamente, e anche piuttosto animosamente, nei pressi del Castello di Loriano, lungo una strada che sarà interessata dai lavori frutto del lucroso appalto dei cosiddetti “grandi assi”. Ora, può darsi pure che ci siano finiti per caso, ma non può essere campata in aria l’ipotesi che Velardi e Salzillo stessero facendo una sorta di sopralluogo e che il Tartaglione abbia cominciato a parlare un po’ strano, e a vanvera.

Per la cronaca, l’appalto in questione, è stato aggiudicato ad un’impresa di Casal di Principe. Una circostanza fortunata, perché, avrebbe detto l’Onorevole Cavalier Conte Diego Catellani ad Ugo Fantozzi, “questo è culo, caro coglionazzo”. Al netto del “coglionazzo”, visto che Dante Salzillo è, fino a prova contraria, una persona di prim’ordine e quinti tutt’altro che un “coglionazzo”, il culo resta. Probabilmente, in quell’occasione, Velardi avrà detto a lui e anche all’ottimo “ciaciaccio”, che il loro, così come chiosò l’Onorevole Conte Catellani, è culo, la sua, invece, è classe. Comunque, alla fine della giostra, parola che ci sta sempre bene quando di mezzo c’è Velardi, un rapporto di reciproca stima professionale legherebbe Dante Salzillo all’ottimo imprenditore di Casal di Principe che si è aggiudicato l’appalto per i lavori dei “grandi assi”. Va da sé, dunque, che, nel momento in cui avesse la possibilità, l’imprenditore casalese avrebbe già deciso di dare diverse cose di questi cantieri in subappalto a Dante Salzillo.

Così vanno le cose al comune di Marcianise, e così si capisce che esistono dei consiglieri comunali, magari decisivi per la sopravvivenza di Antonello Velardi, che, viaggiando sotto traccia al punto che le loro citazioni giornalistiche sono vicine a zero, riescono a ottenere significativi obiettivi concreti. Da ora in poi, di Giandomenico Colella, diremo “parla poco, ma ficca bene”.