CITTA’ IN DISSESTO. Il comune di CASERTA dovrà restituire oltre 700 mila euro alla Prefettura

1 Marzo 2022 - 18:57

CASERTA – Tutti sanno che il comune di Caserta sta vivendo una procedura di dissesto finanziario, la seconda in pochi anni. Quando se ne scrive ci si riferisce ad una fattispecie che porta problemi soprattutto ai cittadini del comune in questione, in considerazione del fatto che chi gestisce la città, in questo caso l’amministrazione del sindaco Carlo Marino, sarà costretta a aumentare le tasse e, soprattutto, tagliare dov’è possibile la spesa.

Proviamo a spiegare maniera semplice e rapida come funziona, per aiutare anche i non esperti della materia: ci sono dei creditori nei confronti dell’ente cittadino che fanno richiesta di ammissione alla massa

passiva di quanto gli spetterebbe e a decidere su questi crediti vantati è l’Organismo straordinario di liquidazione, a Caserta composto dai dottori Marcello Cosconati, Fabrizio Orano e Massimo Cassano.

Ogni tanto ne abbiamo trattato anche noi di CasertaCe relativamente alla questione di crediti ammessi alla massa passiva, cioè quelli che verranno pagati poi attraverso un fondo istituito dal comune.

Oggi vi scriviamo di una delle cifre ammesse alla massa passiva appena spiegata tra le più consistenti degli ultimi tempi.

Parliamo della richiesta creditizia presentata dalla Prefettura di Caserta, un importo di oltre 700 mila euro, per la restituzione di un finanziamento non meglio specificato nel documento ufficiale (che trovate in calce all’articolo) e successive spese legali, come disposto dal tribunale di Napoli con una sentenza del 2021. Un’istanza che l’Ufficio territoriale del governo casertano ha presentato pochi giorni prima dell’arrivo del nuovo prefetto Giuseppe Castaldo, precisamente il 21 ottobre scorso, e comunicata “fuori termine”, così scrivono dall’Osl, ma che lo stesso è stata ritenuta come accettabile all’interno della massa passiva.

L’Organismo straordinario di liquidazione del comune capoluogo, dopo aver espletato l’istruttoria e aver esaminato le carte contabili, ha deciso però di cancellare dai 719 mila euro, circa 11 mila, non dovuti perché relativi a spese legali nei confronti dell’Avvocatura dello Stato

Resta sul groppone dei cittadini, però, la cifra di 708 mila euro la quale, come è stato deliberato dall’Osl, è stata ammessa alla massa passiva e che quindi il comune dovrà sborsare a seguito della richiesta presentata dalla prefettura di stanza proprio a pochi metri dal municipio del capoluogo.

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