PAZZESCO Fa il concorso al suo Comune mentre è assessora e consigliere e dopo aver portato al sindaco 537 voti. Mai visto. Questo è un Comune da sciogliere subito

7 Aprile 2022 - 18:39

Ogni volta riteniamo di aver esaurito la scorta degli aggettivi per raccontare la malagestione e anche il malaffare di questa provincia. E invece incrociamo casi in cui l’asticella si abbassa sempre di più fino ad arrivare all’inferno. IN CALCE LA DETERMINA

 

SPARANISE (g.g.) Dipendesse da noi ne nomineremmo 104, per quanti sono i Comuni della provincia di Caserta, di commissioni di accesso. La notizia che vi daremo in questo articolo non integra necessariamente, anche se il discorso andrebbe approfondito bene, pure da questo punto di vista, la possibile commissione di qualche reato tale da rendere utile l’apertura di un fascicolo d’indagine focalizzato in un primo momento su ignoti, ma sicuramente è una roba altamente sintomatica di quale sia la mentalità che muove le azioni di chi dovrebbe, sulla carta, gestire la cosa pubblica in nome e per conto dei cittadini. Peraltro, da quando abbiamo cominciato a occuparci del Comune di Sparanise, in coincidenza con l’iscrizione nel registro degli indagati del sindaco Salvatore Martiello con tanto di perquisizioni chieste ed ottenute dalla Direzione distrettuale antimafia per i presunti rapporti tra camorra e cooperative dei servizi sociali, ci siamo accorti che qui la malagestione è complicata da contenere dentro a questo specifico recinto lessicale, senza cadere nella tentazione di valutarla, senza se e senza ma, come vero e proprio malaffare.

C’è un tratto ruspante, quasi carnale, con caratteristiche tanto rozze, oseremo dire cafonal, cialtronesche che si fa anche fatica a scrivere un articolo.

Dunque, ricapitoliamo: la signora Ilenia D’Amico si è dimessa un paio di giorni fa dalle cariche di assessore e consigliere comunale. Ciò perché è stata assunta da qualche giorno dallo stesso Comune di Sparanise quale Istruttore amministrativo-contabile categoria C/C1. E già questo dovrebbe suscitare più di una perplessità sul terreno della valutazione giuridica e una fragorosa indignazione su quello etico-politico. Perché essere assunti mentre si ricopriva queste importanti cariche amministrative, la seconda delle quali di tipo elettivo, è già un segno di immoralità gestionale. In pratica, l’articolo si potrebbe chiudere già qui, ma siccome questa vicenda offre contenuti veramente raccapriccianti, ci sentiamo in dovere di continuare a raccontarla questa ennesima storiaccia riguardante le modalità con cui vengono maneggiate le pubbliche amministazioni elettive in questa provincia.

Concentriamoci su un punto: il giorno 13 dicembre scorso che, a dispetto della grande Santa Lucia, ha coperto tutte le persone oneste, ammesso e non concesso che ce ne siano a Sparanise, di un bendaggio tanto rigido da renderle totalmente cieche, la signora Ilenia D’Amico si è sottoposta alla prova orale di questo concorso. Lo ha fatto, guardate sembra uno scherzo (ma questa è veramente una provincia di trogloditi senza speranza, da commissariare a vita. Qui ce li doveva spedire i suoi missili Putin, non in Ucraina), il 13 dicembre, mentre ricopre le cariche di assessore e di consigliere comunale.

Già immaginiamo la confutazione: vabbé, il concorso è stato bandito il 17 luglio 202o. Ma questo non significa proprio nulla, perché, già di per sé, basterebbe solamente la considerazione sulla candidatura a dir proprio impropria, pesantemente inopportuna, che denota una sensibilità istituzionale pari alla gentilezza e all’empatia suscitata da un branco di bisonti incazzati che vivono allo stato brado nel Montana e dintorni, che la D’Amico ha presentato alle ultime elezioni comunali quando, nella lista di Salvatore Martiello, attenzione non relativa ai Comuni di Bolzano, di Cinisello Balsamo o di Calvi Risorta, volendo essere più flessibili, ma proprio del Comune di Sparanise dove la concorrente tra scritto e orale si era candidata portanto 537 voti alla lista del sindaco.

Tutto ciò è accaduto tra la prova scritta svoltasi il 22 luglio e la prova orale, svoltasi il 13 dicembre quando a sedersi davanti alla Commissione giudicatrice, che poi cercheremo di capire se costituita o meno da dipendenti del Comune di Sparanise, perché il fatto è tutt’altro che irrilevante, ripetiamo per la terza volta, è stata la super assessora che con i suoi 537 voti ha contribuito in maniera importantissima alla vittoria elettorale di Martiello. Noi pensiamo sempre di aver descritto il peggio assoluto e insuperabile nei nostri articoli, di aver toccato il fondo nel racconto di questa terra, ma da adesso non lo diremo più perch ci sono storie nuove che spostano l’asticella sempre più in basso, quasi a sfiorare gli inferi.

Ma cos’è questo Comune di Sparanise, una bancarella, un suk mediorientale? “Questa qui” ha fatto un concorso durante la campagna elettorale in cui si è candidata portando (e sono quattro) 537 voti al sindaco, poi da assessore ha fatto gli orali e si è classificata, non prima o seconda (perché poi sempre “questa qui”, il Marteillo e quell’altro là, come si chiama, l’amico del cuore di Zannini, Vitaliano Ferrara pensano di essere molto furbi), bensì quarta.

E qui dobbiamo raccontare un altro fatto importante capitato a procedura concorsuale avviata. Un fatto che serve per capire e interpretare meglio gli esiti di questo concorso.

Qualche mese prima delle elezioni i carabinieri avevano acquisito i documenti del concorso. Se notate bene c’è un passaggio della determina che pubblichiamo in calce all’articolo, da tenere in grande considerazione: il Comune di Sparanise ha annullato la prima preselezione con la quale erano stati tagliati 11 concorrenti perché così era stato stabilito dalla società che aveva gestito la prova, in quanto le domande erano arrivate fuori tempo massimo. Fatto sta, improvvissamente non sappiamo se prima o dopo la visita dei carabinieri, la giunta comunale in un altro giorno importante del calendario cristiano, 16 luglio Madonna del Carmine, dettò un indirizzo affinché il dirigente, attraverso la modifica dell’art. 6 del bando di concorso, stabilisse la riammissione degli undici concorrenti esclusi in sede di preselezione. Tra gli undici non c’era Ilenia D’Amico, che aveva invece superato tranquillamente la suddetta preselezione, ma c’era Anna Maria De Felice, cognata di Lucia Ranucci, funzionaria della Regione Campania e già commissario dell’Ept di Caserta, la quale in passato ci ha fatto l’onore di una sua “pregiatissima” querela.

Ritorniamo all’esito finale del concorso, ufficializzato dalla determina del 16 dicembre 2021 che pubblichiamo sotto all’articolo. Ilenia D’amico, quarta in graduatoria, cioè, sulla carta, ma molto sulla carta idonea ma non assunta, in quanto preceduta dalla prima classificata Maria Signore, dalla seconda… ops Anna Maria De Felice, queste due, sempre sulla carta vincitrici, e terza, quindi prima delle idonee non assunte, Rosa Palumbo. La De Felice proviene dal Comune di Pignataro. L’affermazione nel concorso di Sparanise le consente di trasferirsi da un Comune all’altro. Si tratta proprio della cognata di Lucia Ranucci, cioè della concorrente che è passata dal taglio in sede di prima preselezione, alla vittoria del concorso. Di Maria Signore e di Rosa Palumbo si sono perse le tracce. Però, statene certi, noi stabiliremo quale fosse il loro pensiero, la loro autentica motivazione rispetto a questo concorso quando vi hanno parteciparono, in modo da stabilire con buona approssimazione se il loro ritiro sia stato frutto di una decisione sopravvenuta all’indomani dell’esito degli orali, oppure…  (omissis). Fatto sta che il secondo posto da assunto è rimasto vacante. E, oplà, assunzione di Ilenia D’Amico che, uno o due giorni fa si è dimessa da consigliere e da assessore e lunedì 11 aprile prenderà servizio nell’ufficio Tributi.

Comune da sciogliere immediatamente.

 

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