MONDRAGONE. Giovanni Schiappa s’è desto e attacca Pacifico e Zannini sulle dimore affittate ai bulgari: ‘Denuncereste un vostro vicino di casa?’

18 Giugno 2018 - 17:25

MONDRAGONE – L’ex sindaco Giovanni Schiappa ha recuperato un rapporto professionale e istituzionale con questo giornale. E’ un fatto biologico. Noi per l’idea che abbiamo della democrazia compiuta, non possiamo al di la delle valutazioni personali sui vari soggetti, aspirare a stimolare, ad alimentare un dibattito politico senza che a parlare sia anche e soprattutto la minoranza.

Questo, Giovanni Schiappa non lo ha capito a suo tempo. Meglio tardi che mai. E allora raccogliamo senza alcun problema una sua piccola sfida nel momento in cui ci spedisce il suo comunicato, accompagnato da un manifesto nel quale assumeva anche lui la linea dura contro quelli che, violando la legge, fittavano appartamenti, molto spesso in cattive condizioni, a un numero di stranieri, soprattutto bulgari e soprattutto nel perimetro dei famigerati palazzi Cirio, guadagnando fior di quattrini.

Il comunicato è fresco di stampa, ma contiene anche il dettaglio delle posizioni assunte a suo tempo dalla sua amministrazione. Naturalmente non mancano gli attacchi al successore Virgilio Pacifico e al consigliere regionale Giovanni Zannini ‘Dopo 100 giorni dicessero cosa hanno fatto di concreto. Pacifico e Zannini hanno il coraggio di denunciare il proprio vicino di casa se affitta a posto letto case malsane agli stranieri?’. 

Il resto lo leggete nel comunicato in calce.

 

QUI SOTTO IL COMUNICATO STAMPA DI GIOVANNI SCHIAPPA

MONDRAGONE.  Schiappa: “Le tematiche dell’immigrazione e dell’integrazione non potevano e non possono essere utilizzate a scopi elettorali”

‘Durante la scorsa campagna elettorale l’argomento relativo alla presenza massiccia dei bulgari in Città è stato utilizzato contro la precedente Amministrazione comunale. Addirittura si e’ falsamente fatto credere che gli stranieri fossero stati “avvicinati” per votare chi era allora al governo della Città, ma per farsi un’idea fortunatamente bastava vedere chi li accompagnava presso i seggi elettorali o chi protocollava per loro presso gli uffici comunali le richieste di voto. L’attuale Sindaco Virgilio Pacifico ed il Consigliere regionale Giovanni Zannini promettevano una risoluzione immediata e definitiva della questione.

Quando rappresentavamo la complessità del problema e la delicatezza dei rapporti con le Istituzioni Statali, Ministero dell’Interno e Prefettura, eravamo accusati di inerzia ed immobilismo. I fatti, amaramente, ci danno ragione. Le tematiche dell’immigrazione e dell’integrazione non potevano e non possono essere utilizzate a scopi elettorali. Disporre la presenza dei Vigili Urbani a controllare l’immondizia ed a sorvegliare il contrabbando di sigarette ai Palazzi Cirio non poteva servire a risolvere alcunché, soprattutto perché si trattava di una strada già percorsa ed abbandonata. Dopo oltre 100 giorni di disAmministrazione ci chiediamo cosa sia stato fatto di concreto per arginare il problema.

Chiedere e pretendere il rispetto della Legge, anzitutto da parte dei Mondragonesi, è azione politica ed amministrativa vera e concreta. Chiamare in causa l’Esercito è comodo ed è facile ma è assolutamente auspicabile. Questo sarebbe il momento del ripristino del rispetto delle regole. Ma il Sindaco Pacifico e l’Amministrazione comunale del Consigliere regionale Giovanni Zannini hanno il coraggio di denunciare il proprio vicino di casa se affitta a posto letto case malsane agli stranieri? Per fare ciò bisogna chiedere – e talvolta chiedersi – anzitutto ai Mondragonesi di essere rispettosi della Legge. Auspichiamo come tutti una soluzione del problema ed in particolare del grande tema dei Palazzi Cirio, ma vogliamo ricordare come una lunga e scrupolosa azione amministrativa, da tempo, ci ha già portato all’emissione di un’ordinanza sindacale volta allo sgombero mai attuato dalla Prefettura per ragioni di opportunità e per motivi di ordine pubblico.

E’ da qui che bisogna ripartire. Cosa fare nel frattempo? Essere politici dalle parole chiare e amministratori dalle azioni dirette. I Mondragonesi che affittano agli stranieri senza essere in regola ne’ dal punto di vista fiscale che urbanistico ed igienico-sanitario sono complici delle bande che hanno aggredito i nostri concittadini prima ed impaurito i nostri ragazzi poi. Una politica che non difende in modo diretto il rispetto delle regole è una politica opaca, a cui piace soltanto il gioco elettorale, ma che è incapace di assumere posizioni impopolari. Ci aspettiamo azioni forti e parole nette su quanto sta succedendo e non slogan vuoti ed inutili, noi dal canto nostro – con la serietà e la responsabilità che ci contraddistingue – porteremo l’argomento in Consiglio comunale, la sede naturale delle discussioni complesse e delle decisioni importanti, con uno specifico ordine del giorno per Mondragone, per i Mondragonesi’.