S.FELICE A CANCELLO. Che circo: il concorso per due assunti al Comune laureati categoria D sarà deciso dal ragionier Ciccozzi. L’autonomina e “la finezza” di Alessandro Convertito

19 Maggio 2022 - 12:16

FELICE A CANCELLO (Fabio Gagliardi e Gianluigi Guarino) – San Felice a Cancello, quello che succede presso questo comune è davvero incredibile.

Oggi, il già noto ragionier Bernardino Ciccozzi ha avuto l’idea di adottare due determinazioni: la n. 47 e la n. 48.

Con questi atti Ciccozzi, “autoproclamatosi” come responsabile anche del Settore Affari Generali, ha nominato le commissioni per procedere alla valutazione dei candidati per il reclutamento ai sensi dell’art. 110 comma 1 D.lgs 267/2000 di due cat. D1, la prima da impiegare presso gli Affari Generali e la seconda presso l’Ufficio Tecnico.

Le commissioni nominate da Ciccozzi sono composte da egli stesso in qualità di presidente, dall’Ing. Antonio Basilicata, quale membro esperto interno e Alessandro Convertito quale membro esperto esterno.

Perché abbiamo utilizzato il termine “autoproclamatosi”? Nelle righe sottostanti riportiamo la risposta. Nella lettura di questi documenti amministrativi troviamo la frase: “Visto il decreto di attribuzione del Sindaco mediante il quale sono assegnate le funzioni APO al responsabile del Settore”.

Come si nota, non vi è l’indicazione precisa del decreto di attribuzione di questa “presunta” responsabilità. Come nostro solito, siamo andati a controllare sul sito istituzionale del comune di San Felice a Cancello nella sezione Amministrazione Trasparente, precisamente nell’area Posizioni Organizzative.

In questa sezione, come si evince dalla foto che alleghiamo, sono inseriti in ordine cronologico i decreti di attribuzione di posizioni organizzative.

Per quanto riguarda il Ciccozzi, abbiamo rinvenuto il decreto prot. n. 154 del 13.01.2021 con il quale il Sindaco gli attribuiva la responsabilità del solo settore finanziario.

Nel leggere ciò, ci siamo posti una domanda: forse, come spesso accade nella repubblica autonoma di San Felice a Cancello, si sono dimenticati di pubblicare l’atto? O il ragioniere ha inserito nelle determine quella proposizione così generale al fine di attribuirsi, creando una “situazione di fatto”, anche la carica di responsabile del settore affari generali?

Se così fosse, ma questo difficilmente troverà riscontro in un chiarimento del diretto interessato, che noi non avremmo alcuna difficoltà nel pubblicare integralmente, ci troveremmo di fronte ad una situazione molto dubbia, e bisognerebbe stabilire se questo incarico, questa delega, sia stata o meno fornita dall’unica autorità, dall’unica potestà in grado eventualmente di deciderla: il segretario comunale che, ricordiamo, è il vertice della piramide comprendente l’intero personale di ogni Comune a partire dai dirigenti.

Va da sé che qualora si ponesse il problema di una verifica poteri di una carenza di legittimazione all’esercizio della funzione di responsabile del Settore Affari Generali, anche l’atto prodotto in nome e per conto del Comune di San Felice a Cancello, grazie ad una delega formale e regolata dalla legge e non da un’autocertificazione, sarebbero a serio rischio di nullità.

Peraltro, come già evidenziato in altre occasioni, siamo di fronte a un dipendente del Comune di San Felice che ricopre ormai tantissime posizioni apicali da responsabile, di fatto da dirigente, di settori strategici per la vita della cittadina suessolana. Si può dire tranquillamente, al riguardo, che il ragionier Ciccozzi è, forse, al momento, l’uomo più potente di San Felice a Cancello. Ne sarebbe sicuramente felice il ragionier Ugo Fantozzi, perché Ciccozzi diventerebbe l’icona della grande rivincita della categoria dei ragionieri dipendenti di enti pubblici, da sempre percepiti come mero gregariato, come dimostra proprio la straordinaria saga di Paolo Villaggio, che scelse un ragionere qualunque per identificare, con il registro dell’antonomasia, l’archetipo del mini-burocrate mediocre.

Al di là delle battute, che Ciccozzi ci concederà da uomo di mondo qual è, il fatto che un non laureato (questa non è certo colpa nostra) riassuma in sé tutte le funzioni tipiche di un dirigente che, da categoria D, deve essere laureato, suscita più di una perplessità.

E siamo stati cortesi e rispettosi, perché un ragioniere che da presidente della commissione giudicatrice valuta e decide due assunzioni di categoria D1, cioè la preparazione di due laureati, uno per gli Affari Generali e l’altro per l’Ufficio Tecnico, materia estranea alla formazione professionale di Ciccozzi, è una roba che trovi solo nel gran circo della politica e delle burocrazie casertane.

Inoltre, a proposito di circo, andando sempre a spulciare all’interno del sito istituzionale, abbiamo appreso che Alessandro Convertito, componente della commissione, fa parte anche, dal 03/02/2021, dell’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) e lo sarà fino al 06/07/2024.

Convertito è di San Marco Evangelista ma trapiantatissimo a San Felice, dove già dal 2009, cioè dai tempi di Pasquale De Lucia, svolgeva la funzione di componente dell’Oiv.

Ora, se un professionista svolge la funzione di controllo sulla legittimità della gestione dei processi amministrativi di un Comune, così come questi si sviluppano attraverso gli atti di dirigenti e funzionari, cos’altro possiamo fare se non evocare il circo di fronte a questo doppio ruolo, per il quale non bisogna nemmeno scomodare il proverbiale “senso lato” per affermare che esiste un evidente conflitto di interessi?