Anche il CLAN dei CASALESI ha il suo GOSSIP. Quando il politico Orlando Diana se la intendeva con Anastasia Corvino, fidanzata di Francesco Barbato. Nicola Schiavone: “Lo volevo punire, ma poi Michele Zagaria…”

11 Giugno 2022 - 19:23

Ritorniamo su una vicenda introdotta dal racconto di Giuseppina Nappa, moglie di Francesco Schiavone Sandokan, di cui ci siamo occupati qualche giorno fa. L’altro pentito Salvatore Venosa svela i rapporti strettissimi tra Orlando Diana e Oreste Caterino. Nel contempo fa i nomi di altri 5 camorristi

 

CASAL DI PRINCIPE – Rettifichiamo: il acconto piuttosto neutrale, articolato da Giuseppina Nappa, moglie del super boss Francesco Schiavone Sandokan sulla relazione tra Orlando Diana, politico e preusnto camorrista di San Cipriano e la fidanzata di Francesco Barbato, ci aveva indotti a pensare che una visione più moderna, più laica di certi fenomeni era entrata nei circuiti comportamentali del clan dei casalesi.

In effetti non è così visto che Nicola Schiavone parla anche lui di questo fatto. Il suo racconto fa capire che non si trattò di una questione secondaria, se non addirittura irrilevante. Al contrario, perchè lui, al tempo reggente del clan dei casalesi, si arrabiò di brutto con Orlando Diana, dopo aver saputo della relazione sentimentale o pra-sentimentale messa in piedi con Anastasia Corvino, cioè con la fidanzata del già citato Francesco Barbato.

Nicola Schiavone avrebbe addirittua voluto punire, non precisa bene in che termini, il Diana per questa tresca che lui considerava una mancanza di rispetto a lui, in un intrigo familiare e para-familiare visto che Francesco Barbato era ed è imparentato con Giuseppina Barbato moglie di Orlando Diana, presidente del consiglio comunale fino al gennaio scorso in quel di S.Cipriano, dove svolge ancora la funzione di consigliere comunale.

Alla fine, Nicola Schiavone dovette desistere, ben sapendo che Orlando Diana fosse porotetto direttamente da Michele Zagaria, che l’avrebbe duramente rimproverato a sua volta come riferisce un altro collaboratore di giustizia Massimiliano Caterino detto o mastrone uno degli uomini storicamente più vicini all’ex primula rossa di Casapesenna.

Continuando la carrellata sulle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e invitandovi già da ora a seguire la prossima puntata, particolaemente interessante e imperniata sul racconto di un episodio, finora rimasto inedito, almeno per noi di CasertaCe, sempre da parte di Nicola Schiavone, dedichiamo l’ultimo passagggio a Salvatore Venosa, il quale associa con molta precisione la figura di Orlando Diana a quella storica del defunto Oreste Caterino.

“Lo consideravamo – così ha dichiarato a suo tempo Salvatore Venosa – intraneo al clan anche per l’antico rapporto con Oreste Caterino. Quando nel 2002 sono uscito dal carcere – questo ha raccontato ancora a suo tempo il pentito Venosa – mi venne a trovare Oreste Caterino proprio insieema al Diana. In quell’occasione notai che Orlando Diana discorreva tranquillamene insieme a mee ad Oreste Caterino dell’organigramma del clan e delle attività criminali.”

Un elemento di riscontro alle dichiarazioni di Venosa è costituito dai controlli di polizia, svolti a suo tempo e che segnalarono più volte per effetto di personali dientificazioni, Orlando Diana in compagnia di Oreste Caterino ma anche di altri noti esponenti del clan dei casalesi quali Giuseppe Misso, Sigismodo Di Puorto, Silvio Di Tella, Leopoldo Martino e il giùù più volte citato anche in questo articolo Francesco Barbato.