SPECIALE TUTTE LE FOTO. Ucciso un anno fa, oggi lo straziante addio a Vincenzo Ruggiero
2 Luglio 2018 - 18:58
PARETE/NAPOLI (Christian de Angelis) – Centinaia le persone presenti ai funerali di Vincenzo Ruggiero,che si sono tenuti oggi alle 15:00 a Napoli presso la Parrocchia Santa Maria di Montesanto, dove Ruggiero era stato battezzato. Presenti i familiari,i tantissimi amici, attivisti della comunità gay, e cittadini,per dare l’ultimo saluto a questa vittima innocente di un crimine efferato. Il feretro del 25enne era adagiato in una bara bianca, a simboleggiare la sua purezza d’animo e innocenza. Fuori e dentro la Chiesa tanti gli striscioni per salutare Vincenzo, molte le scritte, in cui lo si saluta, e gli si ricorda che è solo un arrivederci e non un addio. Uno striscione riporta la frase “Leggere questo manifesto è di un dolore lancinante. Veglia sempre su di noi, guerriero lo eri in terra ed ora lo sarai ovunque“.
Disperata la madre, Maria Esposito, in lacrime, perché finalmente ha potuto dare degna sepoltura all’amato figlio. Vi era grande attesa per questo funerale, visto che dall’omicidio è trascorso circa un anno, era il 7 luglio scorso, quando è stato visto vivo per l’ultima volta. Alla funzione inoltre era presente anche l’ex parlamentare Vladimir Luxuria, che ha dato il proprio sostegno alla famiglia di Vincenzo, e ha espresso ammirazione per la signora Maria,definendola una donna forte,e determinata,che lotta tra il dolore della perdita e il desiderio di giustizia e non di vendetta per il figlio. Maria Esposito, da mesi chiede giustizia per suo figlio, rivolgendosi finanche direttamente all’assassino, gridando a gran voce che confessi dove ha nascosto le parti mancanti del corpo, braccio sinistro e testa non sono mai stati trovati.
Forte e deciso anche il messaggio del parroco che ha celebrato la funzione padre Michele Madonna, che dice: “Chi sa parli!” e poi ha aggiunto: “Quando ho chiesto a Maria, la mamma di Vincenzo, se portasse rancore per l’assassino di suo figlio, lei ha risposto di no. Non esiste dolore più grande per la perdita di in figlio. Poi: se qualcuno conoscesse qualcos’altro rispetto all’accaduto che ancora non è emerso, lo dica senza paura. La verità ed il coraggio ci rendono davvero uomini”. Poi la bara bianca di Vincenzo portata a spalla dai fratelli, il padre e gli amici, è uscita dalla Chiesa, al grido “GIUSTIZIA, GIUSTIZIA”, e poi un lungo e fragoroso applauso, infine sono stati fatti volare centinaia di palloncini bianchi in cielo, per salutare questo angelo volato via troppo presto.