Imprenditore casertano si salva dall’accusa di aver fatto scomparire rimorchio 75 mila euro grazie a…una firma. LA STORIA
20 Marzo 2023 - 15:53
Si trovava sotto processo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, accusato dalla società di leasing di Banca Intesa
SANTA MARIA A VICO – A volte basta un piccolo errore per buttare all’aria mesi e mesi di lavoro.
È quello che è successo in buona sostanza in una causa che vede come protagonista un imprenditore di Santa Maria a Vico, sotto processo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere perché accusato di appropriazione indebita.
L’uomo non avrebbe restituito un rimorchio da lavoro dal valore di circa 75.000 euro, preso in leasing dalla società di noleggio Leasint, legata al gruppo Banca Intesa.
Nelle scorse ore, la corte ha deciso su un’eccezione sollevata dalla difesa dell’uomo, composta dalle avvocate Rosa Piscitelli e Stefania Pacelli dello studio Izzo-Piscitelli-Masiello, relativa ad un difetto di querela, visto che nella presentazione di questa ci sarebbe stato un errore nella autentica della firma.
Il giudice monocratico Montanaro ha accolto l’eccezione sollevata dai legali, dichiarando di non doversi procedere nei processi nei confronti dell’imprenditore, proprio per un difetto di querela.
In questo modo, l’uomo eviterà un lungo procedimento legato alla presunta approvazione indebita di questo rimorchio.