Le mani della camorra sui terreni dell’Alto Casertano: 10 a processo
20 Aprile 2023 - 16:00
“Investimenti” nei noccioleti per accedere ai fondi europei
MIGNANO MONTELUNGO – Svolta sugli affari illeciti del clan Sangermano di San Paolo Belsito nella provincia di Caserta, dove dalle indagini, svolte dai carabinieri di Castello di Cisterna e della Direzione Investigativa Antimafia, è emerso come il clan Sangermano volesse “monopolizzare dei terreni nella zona dell’Alto Casertano”, prevalentemente boschivi, per trasformarli illecitamente in terreni coltivabili a nocciole e provando ad accedere, su suggerimento del commercialista Clemente Muto (anche lui arrestato), ai finanziamenti a fondo perduto ed ai contributi agevolati rivolti all’agricoltura da parte della Comunità Europea.
Il gip Fabrizio D’Amore del tribunale di Napoli ha disposto il giudizio immediato per 10 degli indagati coinvolti nell’inchiesta che aveva portato a ben 25 arresti, lo scorso novembre. Il decreto di giudizio immediato, riguarda le posizioni di Agostino e Nicola Sangermano, ritenuti i vertici del clan omonimo fino all’agosto del 2021 detenuti e difesi dai penalisti Raffaele Bizzarro, Nicola Quatrano e Gennaro Pecoraro; Michele Sangermano, detenuto agli arresti domiciliari e difeso da Giuseppe Della Monica e Andrea Imperato. Sarebbe lui ad aver costretto alcuni proprietari terrieri a cedere in suo favore dei terreni a Mignano Monte Lungo.
E ancora. Processo con immediato per Giuseppe Buonincontri, difeso dagli avvocati Francesco Picca e Pasquale Napolitano; Luigi Vitale, detenuto e difeso dall’avvocato Gaetano Aufiero. Onofrio Sepe, detenuto e difeso da Raffaele Bizzarro; Salvatore Sepe, detenuto e difeso da Raffaele Bizzarro e Giovanna Russo; Paolo Nappi, difeso da Raffaele Bizzarro e Marco Massimiliano Maffei; Ezio Mercogliano, detenuto e difeso da Raffaele Bizzarro e Vittorio Corcione; il commercialista Clemente Muto, difeso dagli avvocati Giovanni Pignatelli e Antonio Del Vecchio. Per Muto i magistrati del Tribunale del Riesame di Napoli hanno riqualificato il capo di imputazione in concorso esterno in associazione a delinquere.